Eolico bloccato in Sicilia

Stanno per perdere il posto ma non riescono a capire il motivo. In un'Italia in crisi, i 250 lavoratori della Siteco, azienda metalmeccanica di Priolo Gargallo (Siracusa), di lavoro ne hanno tanto. Commesse per milioni di euro: decine di torri eoliche da costruire per produrre energia pulita.

La Regione Sicilia, il 3 febbraio scorso, ha approvato il Piano energetico ambientale con 5 miliardi di euro di investimento in 5 anni. Lo scopo della giunta regionale è potenziare l'energia alternativa. Sessanta linea di intervento che saranno finanziate con fondi comunitari: potenziare la geotermia, il fotovoltaico, l'eolico, gli edifici a basso consumo energetico. Incentivi per il privato e gli enti pubblici. «Dall'energia prodotta dalle fonti rinnovabili in Sicilia si avranno migliaia di nuovi posti di lavoro» ha detto Raffaele Lombardo, presidente della Regione.

Eppure la Siteco Spa, leader nella costruzione di torri eoliche, impiega circa 650 persone, ha un fatturato da 27 milioni di euro, potrà lavorare solo per altri 50 giorni. Poi sarà costretta a licenziare i dipendenti. Del resto già circa 250 operai di quei 400 dell'indotto sono in cassa integrazione. Aveva commesse per quasi 17 milioni di euro: annullate o sospese.
Tutta colpa delle conferenze dei servizi che non rilasciano le autorizzazioni. Manca sempre qualche parere, soprattutto da parte dell'assessorato territorio e ambiente.
Pare sia collegato all'operazione antimafia di un mese fa, che ha portato all'arresto di otto persone a Trapani, tra imprenditori, politici e funzionari del Comune di Mazara del Vallo.

Articolo: Il Sole 24Ore

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