Linux è democratizzazione della conoscenza


Articolo di Nandu Pradhan, Presidente e Direttore Generale di Red Hat per l’India, pubblicato su:The Economics Times.

Nel settembre 1991, quando Linus Torvalds, uno studente dell’Università di Helsinki in Finlandia, rilasciò 10.000 linee di codice su Internet, nessuno avrebbe potuto immaginare che ciò avrebbe portato ad una rivoluzione.

In questi 15 anni Linux è cresciuto, trasformandosi in un sistema operativo enormemente capace, che contiene più di 100 milioni di linee di codice e che funziona dai piccoli dispositivi embedded ai grandi supercomputer, oltre a tutto ciò che vi è nel mezzo. Tutto questo è stato reso possibile grazie al contributo di migliaia di volontari sparsi in giro per il mondo, che lavorano assieme, grazie ad internet, a ciò che con buone probabilità è il più grande progetto collaborativo nella storia dell’umanità.

Linux è il principale esempio del movimento open source, un movimento che sta democratizzando la conoscenza ed anche gli strumenti attraverso i quali accediamo ad essa. I principi open source della comunità: la collaborazione reciproca e la condivisione della conoscenza, hanno portato ad una trasformazione nel modo in cui la conoscenza è creata e distribuita. Tutto ciò ha avuto profonde implicazioni per l’India ed altre nazioni in via di sviluppo.

Linux è stato rilasciato con licenza General Public (GPL), creata dalla Free Software Foundation, una licenza che fornisce agli utenti quattro libertà fondamentali: la libertà di utilizzare il programma per qualsiasi scopo,la libertà di studiare il modo in cui il programma funziona e di modificarlo in base alle proprie esigenze, la libertà di ridistribuire copie del programma e di condividerle con gli altri, gratuitamente o dietro compenso, e la libertà di migliorare il programma e di distribuire i miglioramenti al pubblico, in modo che tutta la comunità possa beneficiarne. Una delle condizioni necessarie per il raggiungimento di queste quattro libertà è che il codice sorgente del software sia liberamente disponibile.

Per milioni di sviluppatori software sparsi nel mondo, questa possibilità di accesso al codice sorgente e la possibilità di migliorarlo per adattarlo alle proprie esigenze, ha dato una grande spinta allo sviluppo. Nell’area dei supercomputer, gli scienziati hanno messo assieme pezzi hardware e software open source per realizzare sistemi complessi che hanno drasticamente ridotto il costo per teraflop. [ndr. il flop è un’unità di misura che indica il numero di operazioni in virgola mobile eseguite in un secondo da un processore.]

Per milioni di utenti sparsi nel mondo la possibilità di ottenere gratuitamente il sistema operativo ha significato la possibilità di poterlo provare sui propri computer gratuitamente e di pagare solamente il valore aggiunto, come: supporto tecnico, personalizzazione, formazione, il tutto nei tempi e nei modi che si preferiscono.

Nel mondo, governi come Cina, Brasile, Venezuela, ed altri, hanno abbracciato l’open source per ridurre la loro dipendenza dai produttori monopolisti, dalla strutturazione monopolistica dei prezzi, e da licenze d’uso troppo restrittive. In India: Kerala, Bengal Ovest e Tamil Nadu hanno dichiarato l’intenzione di utilizzare software open source per rendere l’informatica più liberamente accessibile ai cittadini.

Aziende indiane sono state anche veloci nell’ottenere benefici dall’open source, a dispetto dell’enorme quantità di FUD (Fear-paura, Uncertainity-incertezza, Doubt-dubbio) che i produttori di software proprietario hanno cercato di creare. Oggi, aziende come LIC, IDBI, IRCTC, IndiaBulls, UTI Bank, Canara Bank, CESC ed altre, utilizzano Red Hat Enterprise Linux ed altri software open source per le loro applicazioni Mission critical.
Anche i backbone per i voti via SMS di popolarissimi show TV come: Kaun Banega Crorepati, e Indian Idol, utilizzano Red Hat Enterprise Linux.

Linux è ora considerato in ambito server un sistema operativo affidabile, stabile e sicuro. Secondo IDC, i guadagni in ambito server Linux sono cresciuti dai 4,3 miliardi di dollari del 2004 ai 5,3 miliardi di dollari nel 2005. I clienti hanno iniziato ad utilizzare Linux in ambiti, sia tecnici che commerciali, sempre più estesi. Negli ultimi anni Linux è anche emerso come ottimo sistema operativo Desktop, con interfacce utente pulite e con un’eccellente suite di produttività per l’ufficio: Open Office. Coloro che hanno utilizzato Linux in ambito desktop sono rimasti piacevolmente colpiti dalle sue capacità. Il governo di Kerala ha deciso di inserire nelle scuole circa 12.500 Linux, dopo aver valutato l’inaffidabilità dei sistemi operativi proprietari.

Non è una sorpresa che nella nazione Indiana Linux ed il software open source siano cresciuti così rapidamente. Le nostre tradizioni di conoscenza come lo Yoga e l’Ayurveda sono sempre state libere ed aperte a tutti. Abbiamo costruito modelli commerciali di successo basandoci sulla libertà della conoscenza, come si può evincere dalla proliferazione di spazi dedicati all’Ayurvedia e dal fatto che lo Yoga è un’industria che fattura 30 miliardi di dollari solo negli USA.

L’Open Source dimostra che il vecchio adagio che afferma che tutti noi diventiamo più ricchi distribuendo la conoscenza è ancora vera anche nell’era di Internet. Per coloro che devono decidere le scelte nei settori IT, è giunto il momento di guardare seriamente ai benefici a lungo termine dell’open source e di valutare il valore che esso fornisce sia in ambito server che desktop.

Articolo di Salvatore Ingrosso
Fonte: doxaliber

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