Fino ad oggi, il supercomputer più potente al mondo era l'IBM BlueGene/L (Top500), con una potenza di poco inferiore a mezzo Petaflop. (1 Peta Flop = un milione di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo).
IBM si supera, e non di poco.
La sua nuova creazione è Roadrunner, un supercomputer ibrido composto da 6.948 chip AMD Opteron dual-core e 12.960 processori Cell (una versione modificata del processore della Playsation 3), capace di superare il Petaflop di potenza di calcolo continuata (1,6 di picco), e quindi, di fatto, raddoppiare le prestazioni dell'attuale "Re" dei computer.
Dotato di 80 terabyte di memoria, è alloggiato in 288 rack IBM BladeCenter, ciascuno delle dimensioni di un frigorifero industriale, occupando quindi una superficie di circa 577 metri quadri.
Rispetto ad architetture di supercomputer più tradizionali, quella ibrida di Roadrunner garantisce consumi "ridotti" (3,9 megawatt) e fornisce un'efficienza da record: 376 milioni di operazioni in virgola mobile per ciascun watt consumato.
Il sistema operativo e software di base sono Open Source RedHat Linux.
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