Tagli sulle energie rinnovabili

Proprio mentre il mondo è riunito a Poznan, di cambiamenti climatici, il governo Berlusconi ha deciso con l´articolo 29 del decreto legge 185/2008 approvato venerdì scorso, di tagliare del 55% gli incentivi per le energie rinnovabili, un provvedimento che prima ha sollevato l´incredulità e poi l´indignazione non solo degli ambientalisti, ma anche degli operatori del settore.
La norma, retroattiva, andrà anche a colpire coloro che hanno già realizzato o prenotato gli interventi di risparmio ed efficienza nel 2008, e questo aprirà la strada a una valanga di ricorsi da parte di chi vorrà veder rispettato quanto prevedeva la normativa.

Secondo Sergio D´Alessandris, presidente di Assolterm, «Questo pacchetto anticrisi del governo avrà l´effetto contrario e aprirà una grossa crisi per le aziende italiane del solare termico. Nello specifico si pone il rischio che gli acquirenti di impianti solari termici, a cui sono stati garantiti dai venditori gli sgravi secondo legge, si vedano negare per l´attuale decreto, le agevolazione promesse. Ci potremo trovare, quindi, di fronte ad una possibile rivalsa da parte dell´acquirente per la mancata agevolazione garantita. Eventualità questa che metterebbe in serio pericolo le aziende del settore. Altro punto che riteniamo ambiguo, oltre alla reale adeguatezza di copertura economica per le richieste di sgravio, è la strana formula del "silenzio dissenso": l´agenzia dell´entrate, che vaglierà e giudicherà le richieste, ha a disposizione 30 giorni per comunicare l´accettazione delle richieste, richieste vagliate in base all´ordine cronologico di invio. La mancata comunicazione da parte dell´agenzia dell´entrate significa automaticamente la bocciatura della richiesta senza possibilità di appello o di spiegazioni in proposito. D’Alessandris evidenzia anche «La contraddizione insita in questo piano del governo che va controcorrente rispetto a tutti i piani d´azione ambientali/energetici promossi dall´unione europea, primo fra tutti l´obbiettivo 20 20 20. Un piano che si definisce anticrisi nella realtà si ribalta in un piano di crisi per la aziende delle rinnovabili e per le famiglie. Assolterm comunque confida in una apertura da parte della politica, per sciogliere al meglio le ambiguità presenti nel decreto»

Articolo: GreenReport

Non so più cosa dire. L'Italia non solo è il fanalino di coda dell'Europa, ma sta precipitando in un buco nero, sotto tutti i punti di vista: recessione, informazione, energia, ambiente, scuole e cultura.
Il nostro ridicolo pagliaccio sorridente è ottimista e incita comprate! Fate girare l'economia!
Precipitare a peso morto o svolazzando non cambia il risultato.

G8: l'autoassoluzione dei politici

Marco Travaglio, Passaparola del 17 novembre

MacBook con sorpresa

Assieme alla discussa DisplayPort, la nuova interfaccia per collegare i monitor integrata nei recenti aggiornamenti in alluminio della linea MacBook e MacBook Pro, Apple ha inserito nei suoi laptop anche un piccolo regalo senz'altro gradito ai suoi utenti: il DRM. Un sistema di cifratura software è ora in grado di stabilire dove passano i segnali video, e dunque di impedire la riproduzione di film e serie TV acquistate su iTunes Store su uno schermo diverso da quello del Mac.
Si tratta di HDCP, e ed impedisce di riprodurre su schermi o proiettori esterni tramite l'uscita video integrata i contenuti protetti dalla versione 3 del sistema di protezione FairPlay di Apple.
Ma dove sta il bello? che solo il materiale regolarmente acquistato soffre di questa limitazione! Eventuali filmati provenienti da altre fonti (illecite) non essendo stati codificati in questo modo potranno essere liberamente visualizzati su qualsiasi schermo o proiettore.

Articolo: Punto Informatico