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Vaccini ai bambini di Gaza

Quanto mi diverto a fare di nuovo video...

 

A proposito dei nanorobot nei vaccini COVID ne avevo già parlato qui
alla fine dell'articolo riporto il link dello stato di emergenza dichiarato in Giappone 
perchè in 96 milioni di cittadini hanno trovato nanorobot per l'appunto.
Estraggo un dettaglio dal articolo in inglese:

I media mainstream cercano disperatamente di convincerti che questa è solo una teoria della cospirazione, ma abbiamo le prove nero su bianco per te. 

Un brevetto concesso al criminale Bill Gates ha conferito all’autoproclamato zar mondiale della sanità 
i “diritti esclusivi” di computerizzare i corpi umani e di usarli come reti wireless locali. 
Microsoft ha ottenuto il brevetto USA 6.754.472, intitolato: 
"Metodo e apparato per trasmettere energia e dati utilizzando il corpo umano"

Qualcuno ti ha consultato per sapere se sei disposto a cedere a Bill Gates i diritti esclusivi sul tuo corpo?


Per chi non conoscesse la storia della nascita dell'informatica, consiglio un fantastico film, 

"I pirati di Silicon Valley"

In questo estratto, vediamo Steve Jobs RUBARE alla Xerox l'idea delle finestre e del mouse,
Alla fine dell'estratto, Bill Gates, in competizione con la Apple, semplicemente LO VUOLE.
E, come potete immaginare, dalla diffusione attuale dei sistemi WINDOWS (finestre, appunto) 
... beh ...

Nel film, oltre a Steve Jobs con la sua Apple e Bill Gates con la Microsoft, c'è 
Richard Stallman, uno dei fondatori del SOFTWARE LIBERO.
Fu Linus Torvalds nel 1991 a creare e a condividere con l'umanità il Sistema Operativo LINUX,
che ha raggiunto secondo me la sua massima espressione in UBUNTU.
Ubuntu è un'espressione in lingua bantu che indica "benevolenza verso il prossimo". 
Appellandosi all'ubuntu si è soliti dire Umuntu ngumuntu ngabantu, 
"io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo"
È una regola di vita, basata sulla compassione, il rispetto dell'altro. 
L'ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, 
a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, 
poiché è una spinta ideale verso l'umanità intera, un desiderio di pace.

Una delle citazioni riportate nella prima pagina della mia Tesi di Laurea è:



I bravi artisti copiano, 
I grandi artisti rubano, 
I VERI Artisti CREANO

Anonymous

Non lo nego.
Il passato 5 novembre (2013) ho fatto anche io parte di Anonymous.


Semplicemente, il mio profilo Facebook per un giorno è stato quello di un programmatore consapevole del sistema in cui lavora, e della fondamentale importanza delle menti che stanno dietro i programmi  per computer, smartphone, e tablet che rendono possibile tutto ciò che ci circonda, nel Bene, ma purtroppo e soprattutto, nel Male.

Non ho hackerato nulla, solo creato un po' di scompiglio, 
e verificato che tutto ciò che viene scritto in rete è passato al vaglio parola per parola. 
Sono arrivate le risposte e le conferme che mi aspettavo. 

TUTTO QUI

Sappiate che nulla, ma proprio NULLA, è "privato".

Ma come si fa?

Non riesco. Non ce la faccio.
Non riesco a capire, ad accettare mi rifiuto.
Comprarsi la fiducia è coerente con il personaggio, ma è ciò che sta intorno che mi lascia incredulo.
Un parlamento di gentaglia che si vende al miglior offerente, e che comunque continua imperterrito a proseguire la via dello stupro di questo paese. Un'informazione che definirla propaganda è un complimento. (Qui potete vedere la stampa estera come ha trattato quell'ignobile si). Una sempre troppo grande quantità di gente che esulta: "Abbiamo vinto!".
Ma avete vinto cosa?
Io già faccio fatica a comprendere come si fa a dire una cosa simile quando vince una partita di calcio la propria squadra. Sono quelli li che hanno corso 90 minuti ad aver vinto, te che stai in poltrona davanti alla tv cos'hai vinto? Hai anche pagato per guardare la partita..
Ma nel caso del 14 dicembre. Tu, che come tanti altri hai perso il lavoro, stai pagando più tasse, stai affogando in un debito pubblico che fa impressione, ecc ecc. si può sapere cosa cazzo hai vinto? L'unico vincitore è sempre lui, che vede allontanarsi sempre più la galera che gli spetta. Forse qualche altro politico, che mantiene la sua vellutata poltrona milionaria.

Mah.

Un'altra occasione persa

Ieri ha ottenuto la fiducia anche al Senato.
Un'altra occasione di levarselo dai coglioni, persa.
Io non ho capito. Ma Fini e i suoi, non l'avevano abbandonato? E poi votano la fiducia all'unanimità.
Non avevo molte speranze. La cricca che paghiamo profumatamente per aprirci il portafoglio e il deretano non si affosserà da sola. Un momento di gioia e soddisfazione me l'ha regalata Di Pietro con il suo intervento, che rappresenta, come ho assai piacere di notare in questi giorni, il pensiero di una bella fetta del paese.

Perla

"Solo una piccola lobby di magistrati e giornalisti è contraria alla legge sulle intercettazioni, la grandissima maggioranza italiana è stanca di non poter usare il telefono per tema di essere spiata".

-Silvio Berlusconi-

La Guerra alla Democrazia

Di John Pilger, fu presentato al Festival di Cannes nel 2007.


Questo Film Documentario parla del potere dell'impero e di quello del popolo.
E' stato girato in Venezuela, Bolivia, Cile, Guatemala, Nicaragua e Stati Uniti. 
Racconta la storia, attraverso la voce dei protagonisti che la vivono, 
del "giardino nel retro" dell'America, il termine spregiativo dato a tutta l'America Latina. 
Descrive la lotta dei popoli indigeni prima contro la Spagna, poi contro gli immigranti europei che hanno rinforzato la vecchia elite. 
Le riprese si sono concentrare sui barrios, dove vive il "popolo invisibile" del continente, in baracche infernali che sfidano la legge di gravità.

Racconta, soprattutto, una storia molto positiva: quella del sollevarsi dei movimenti sociali che ha portato al potere governi che promettono di ergersi contro chi controlla la ricchezza nazionale e contro il padrone imperiale. 
Il Venezuela ha spianato la strada, e un punto focale del film è una rara intervista faccia-a-faccia con il presidente Hugo Chavez, la cui crescente consapevolezza politica, e il cui senso della storia (e dell'umorismo) sono evidenti. 
Il film indaga il colpo di stato del 2002 contro Chavez e lo inserisce in un contesto contemporaneo.

La vera storia di quella comunista di Cappuccetto Rosso

Berlusconi racconta ai nipotini la favola di Cappuccetto Rosso. C’era una volta un lupo democraticamente eletto che aveva dei denti affilatissimi e per questo era mooolto invidiato. Più di tutti lo invidiava una nonnina che viveva sul colle e non usciva mai di casa per recarsi nella tana del lupo: era sempre il povero lupo che doveva andare da lei e perdere un sacco di tempo.

Una sera il lupo bussa a casa della vecchia e quella nemmeno gli apre. Gli dice: «È questa l’ora di presentarsi? È tardi, ho sonno, torna domani!». Ma il lupo non può aspettare perché ha fame, così butta giù la porta, si mangia la nonnina e si mangia anche i due radicali che si erano violentemente sdraiati all’ingresso per impedire al lupo di entrare. A quel punto il lupo si mette a dormire nel letto della nonna, che tra parentesi è anche scomodo perché è di appena due piazze.

Nascosto sotto le coperte, aspetta che arrivi Cappuccetto Rosso: una bambina figlia di comunisti e prevenuta nei confronti del lupo. Da anni Cappuccetto Rosso racconta a tutti gli animali della foresta che il lupo è cattivo, prepotente e amico di certi avvoltoi, facendo al lupo una pessima pubblicità.
Così il lupo, per farla stare zitta, attende che Cappuccetto Rosso si avvicini al letto, poi spalanca la bocca e se la mangia. Tra parentesi, gli rimane pure sullo stomaco.

In quel mentre passa un cacciatore che sente le urla di Cappuccetto Rosso, capisce che la bambina è in pericolo, entra in casa e spara al lupo. Un fatto gravissimo perché il cacciatore non era competente per territorio. Inoltre, non aveva nessun diritto di ascoltare le urla di Cappuccetto Rosso senza la preventiva autorizzazione del lupo. Inoltre, quelle erano palesemente urla a orologeria, dato che il giorno dopo c’erano le elezioni e il lupo era candidato. Per fortuna, il lupo indossava un giubbetto antiproiettile dono del suo avvocato: una precauzione necessaria in attesa che entrasse in vigore la riforma della giustizia, quella che avrebbe finalmente obbligato i cacciatori a caricare il fucile a salve.

Fonte: l'Unità

Mega manifestazione del PDL per la Polverini

Giorni tristi, per chi come me, almeno in questo periodo pre-elettorale, vorrebbe evitare di sentir parlare ogni santo giorno di quello li e di quelli li.
Vana speranza.
In questi giorni mi tocca sorbirmi i vaneggiamenti di quelli li per la questione Formigoni e Polverini, a sentire le solite stronzate quando semplicemente ci sono delle regole (e leggi) che costoro non vogliono rispettare.

E Alemanno si è schierato con la Polverini, avevano invitato i romani a scendere in piazza, per "manifestare tutta la rabbia dei cittadini":

Questa è uno scatto al momento di massima affluenza di pubblico alla manifestazione, al netto dei Carabinieri e delle persone che si sarebbero comunque trovate a passeggiare in Piazza Farnese a Roma sono intervenute forse 30 persone.

Ih ih.

Nota: la maratona oratoria, cominciata il 2 marzo (a San Lorenzo in lucina, se vogliamo dirla tutta, una piazza esplicitamente vietata ai comizi elettorali, poi traslocata in piazza Farnese) avrà il suo culmine oggi pomeriggio. Evidentemente gli ultrà del pdl si stanno preparando.

Ossimorando

Sarà un post banale, lo so, ma voglio comunque fissare questo evento.

Berlusconi, che vinse le ultime elezioni mentre era sotto processo per corruzione, se ne esce con: "Chi commette reati non può restare in alcun movimento politico", "abbiamo deciso che le persone che sono sottoposte a indagini o processi in via di principio non debbano venire ricomprese nelle liste elettorali", "pene più dure contro la corruzione".

Mah.

Carnevale

Mentre il sindaco (rigorosamente del Pdl) di Viareggio ha imposto una pesante censura proibendo di fare carri che riguardassero il Presidente del Consiglio, all'estero non si fanno gli stessi problemi.

Dusseldorf, in Germania.

La giusta reazione

L'operazione piombo fuso, e l'utilizzo di armi al fosforo sui civili della striscia di Gaza, per Berlusconi, è la "giusta reazione" ai razzi dei palestinesi.
E i razzi dei palestinesi forse, sono la "giusta reazione" agli eventi degli ultimi anni?
Ascoltatevi l'ottimo Paolo Barnard.

Memoria a breve termine

Questi comunisti terroristi, agitatori di folle, violenti e contestatori per principio.
Travaglio definito "terrorista mediatico", Di Pietro e l'Idv il bersaglio preferito a seguito del duomo volante.
La sinistra, perdendo in parlamento, si sfoga con la violenza. Tipico pensiero dei berlusconiani, per i quali non passa molta differenza tra una partita di calcio e la politica. "Quando eravamo all'opposizione, non ci comportavamo in questo modo", parola del capo del "Partito dell'amore" (ma non era cicciolina quella?).
Ecco qui la dimostrazione: (da notare che il servizio è di StudioAperto..)

Benvenuti in Cina

Come era ovvio, ciò che è accaduto domenica è un ottimo pretesto per stringere il cappio alla rete e approfittare per attaccare chiunque.
Certo, perchè se uno squilibrato spacca la faccia al premier, la colpa è di Di Pietro e IDV, Santoro e Annozero, Travaglio e il fatto quotidiano, e la rete tutta.
Se invece un gruppo di simili squilibrati ammazza di botte un omosessuale o da fuoco ad un barbone, la colpa non sarà mica dell'atteggiamento xenofobo della Lega o del Governo.
Ecco le dichiarazioni di Cicchitto e Maroni:

Questa per me, è un'istigazione a delinquere.

E se qualcuno crede che sia impossibile, o difficile, imbavagliare la rete, provi a cercare una foto del volto tumefatto del Premier.
Provi pure su google immagini, yahoo, virgilio. Sbizzarritevi pure con le chiavi di ricerca..

Eh, ma Cina è comunista!!! Per fortuna noi abbiamo Silvio che ci salva dal comunismo.

Tempismo

Ci vuole tempismo. E non parlo della "giustizia ad orologeria" delle sovversive toghe rosse.
Parlo dell'arresto di Nicchi e Fidanzati, puntuale, per coprire le dichiarazioni di Spatuzza e la manifestazione del NoB-Day. Che coincidenza vero?
Sentite Genchi:

Godo Alfano

Uno sprazzo di legalità. Il lodo salva-silvio è stato bocciato dalla consulta.
Ora il non-più-immune torna imputato in 4 processi.
E speriamo sia la volta buona.

Godetevi i suoi commenti.

Persone Drammaticamente Lobotomizzate

Non ci sono altre spiegazioni. Deve essere questo il reale significato di PDL.
Dopo le decine di processi, sentenze, figure di merda, puttane, balle a ripetizione, l'elettore PDL non si fa convincere. Crede sul serio sia tutto un complotto eversivo.
Si porta a casa la paghetta che finirà prima della fine del mese, e gioisce per lo scudo fiscale, credendo che porterà qualcosa di buono pure a lui.
E dopo la sentenza Mondadori, che peraltro non è una novità, visti i precedenti, non cede, anzi. Sul Giornale compare un'angosciante proposta di "colletta":

«Non possiamo lasciare che questa nostra sinistra, non al caviale ma alla mortadella, ci faccia questo» sbotta Bepi777 mentre Gianni Zingales ritiene che «gli attacchi a Berlusconi siano diventati ormai una vergogna senza limiti» e che occorra «dare un segnale forte a questa opposizione senza idee e livorosa: scendiamo in piazza a difendere il premier e il suo governo». Sfoghi comprensibili e in fondo prevedibili.
Ciò che però non ti aspetti, e che dimostra un attaccamento alla bandiera Pdl entusiasta e viscerale, è la proposta che oltre a Bepi777 e a Zingales lanciano tutti gli altri lettori-elettori: lanciare immantinente una sottoscrizione per coprire il buco di 750 milioni di euro aperto dalla sentenza di Milano. Chi offre 50 euro, chi è pronto a versarne 1.000. E in tanti hanno fatto lo stesso conto: se ogni elettore Pdl versasse 42 euro, i 750 milioni sarebbero belli e coperti.


Non ho più parole per commentare.

Non solo corruttore

Il corruttore di Mills ora è anche "corresponsabile di corruzione".
Nel 1991 la Fininvest ottiene il controllo della Mondadori, danneggiando la Cir di Carlo De Benedetti, con un "aiutino" al giudice Metta.

"Sarebbe naturalmente fuori dell’ordine naturale degli accadimenti umani che un bonifico di circa 3 miliardi di lire sia disposto ed eseguito, per le dimostrate finalità corruttive, senza che il “dominus” della società, dai cui conti il bonifico proviene, ne sia a conoscenza e lo accetti".

Il dominus qui sopra, ovviamente è "furibondo e allibito". E' tutto un complotto della sinistra ovviamente.
Non per Libero. Per Feltri si tratta di "golpe".

"Per poter compiere questa nuova scelta di vita, ho rassegnato oggi stesso le mie dimissioni da ogni carica sociale nel gruppo che ho fondato. Rinuncio dunque al mio ruolo di editore e di imprenditore."
Silvio Berlusconi, 26 gennaio 1994.

Le navi dei veleni

Il nostro è un paese di misteri, alcuni sono sottoterra, altri nascosti da pagine processuali e carte che in pochi hanno letto. Ma anche una delle nostre meraviglie, il mare, custodisce dei segreti. Sono navi sommerse, che hanno portato sui fondali risposte che da anni in molti chiedono. E le implicazioni sono molteplici: ambiente, rifiuti, salute, affari. Interessi personali e collettivi, in una battaglia navale che è avvenuta, spesso in silenzio, a pochi metri dalle coste più belle d'Italia.

Dalle inchieste svolte risultano essere più di 30 le navi sparite, affondate, naufragate negli ultimi 20 anni. Tra queste alcune storie sono particolarmente misteriose.
Il Caso della Nave Riegel, per esempio. Affondata di fronte la costa di Capospartivento con il suo carico misterioso, nessun accertamento è stato mai fatto sulla effettiva presenza della nave nei fondali. Il capitano di corvetta Natale De Grazia ne tracciò con sicurezza la posizione, ma poi morì in circostanze misteriose mentre era in viaggio per il porto di La Spezia, per fare delle verifiche e degli interrogatori. Cosa trasportava quella nave?
E c'è dell'altro. Un collegamento tra l'affondamento della Righel e il traffico internazionale di rifiuti radioattivi legato anche all'ingegner Comerio.

Chi è Giorgio Comerio? In un'informativa dei Carabinieri di Reggio Calabria viene descritto come "persona di intelligenza spiccata, sicuramente massone, appartenente ai servizi segreti argentini e legato ai più grossi finanzieri mondiali". Per il Ministro Giovanardi è "noto trafficante d'armi implicato in un progetto per lo smaltimento in mare di rifiuti radioattivi nel pianeta ed anche nel mar Mediterraneo". Per il Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento è un "faccendiere italiano al centro di una serie di vicende legate alla Somalia ed alla illecita gestione degli aiuti della direzione generale per la cooperazione e lo sviluppo".
Nello studio di Comerio è stato trovato un diario con la frase LOST THE SHIP scritta sulla pagina del 21 settembre 1987. E la data dell'affondamento della Rigel. Lì si trova anche una copia del certificato di morte di Ilaria Alpi. Dapprima acquisito agli atti dal giudice Neri, di quel certificato non cè più traccia.

Tra il 1987 e il 1989, alla Jolly Rosso, motonave della compagnia Messina fu affidato il rimpatrio di 15mila fusti e 20 container di scarti pericolosi dell'industria italiana scaricati in Libano. 9532 bidoni di diossina tornano in Italia. La nave viene ribattezzata Nave dei Veleni. Cambia allora nome e diventa Rosso, ma tornerà a far parlare di sé.
ll 14 dicembre 1990 si spiaggia sulla costa di Amantea in località Formiciche. L'ipotesi degli inquirenti è che alla Rosso, l'affondamento non riuscì a causa delle condizioni del mare. Una attività frenetica attorno alla Rosso dopo lo spiaggiamento pone seri dubbi su quello che è accaduto realmente.
Sulla vicenda viene pubblicato un dossier dell'Espresso, legambiente e wwf. La compagnia Messina presenta nel 2004 un memoriale in cui spiega quello che secondo gli armatori è accaduto realmente.
E nel febbraio 2009 il PM della procura di Paola, Greco, chiede l'archiviazione della vicenda. Il Gip, dott. Carpino, il 13 maggio scorso accoglie le richiesta del Pm e dispone larchiviazione del procedimento a carico dellarmatore Messina.

Eppure qualcosa lega i nostri mari alle coste della Somalia, il Mediterraneo con le guerre lontane, le navi con le scorie. Ilaria Alpi prima di morire, il 20 marzo 1994, assieme al suo operatore Miran Hrovatin, stava indagando proprio sul traffico dei rifiuti tossici e delle armi.



Affrontare l'argomento delle Navi a perdere vuol dire entrare in trame oscure, collusioni, malapolitica, criminalità, servizi segreti deviati. E nel ruolo dell'informazione. Forse un giorno sapremo la verità sul caso Ilaria Alpi e sulle navi dei veleni e potrebbe costre caro al nostro Paese. Fino ad allora è bene che il senso del dovere non perda la rotta.