Quest'anno al Rototom Sunsplash ( dal 6 al 14 luglio presso il Parco del Rivellino ad Osoppo (Udine) ) sarà presente uno spazio dedicato al pinguino.
Aquileia Linux Project:
L’associazione Rototom promotrice del Sunsplash è sempre stata un’attenta sostenitrice dei messaggi sociali rivolti alla giustizia, libertà, uguaglianza etc… e ci ha messo volentieri a disposizione uno spazio per le nostre iniziative.
Quello che noi vogliamo comunicare è che questi principi sono in grave pericolo nell’ambito informatico. Non è una situazione da sottovalutare, l’informatica ormai permea completamente le nostre vite, dai nostri dati personali all’ascolto della musica reggae, ormai non c’è scampo è diventata una necessità. La logica del profitto e del potere usa questa necessità per il suo tornaconto senza dare possibilità di scelta, vuole tutti ignoranti, tutti paganti e nessuno libero di scegliere.
Comunicato stampa
Criminalizzare lo spinello
Ieri sera, dopo mesi, ho riacceso la tv, per godermi una decina di minuti del nostro fantastico telegiornale Studio Aperto.
Dopo un paio di servizi strappalacrime sulle tragedie famigliari che ogni giorno intristiscono il nostro bel paese, arriva il servizio sul quindicenne morto a scuola dopo aver fumato uno spinello.
Ebbene, come si sospettava, evidentemente non era hashish o marijuana quello che aveva fumato, anche perché sarebbe stato il primo caso al mondo di decesso dovuto al THC.
"Il ragazzo aveva fumato uno spinello di cocaina mista a crack" recita la giornalista. Gentile signorina poco informata, il crack è cocaina, nella sua forma più pericolosa (e già la cocaina è seconda solo all'eroina), e non si fuma in uno spinello ma in apposite pipette, anzi con gli spinelli non c'entra proprio niente.
Il discorso continua tirando in ballo i vari filmati di ragazzi che rollano e fumano canne in classe (ma non è vietato fumare nei luoghi pubblici?), e annunciando una serie di controlli delle forze dell'ordine nelle scuole alla ricerca della droga letale.
Sono perfettamente d'accordo con il fatto che fumare canne a 15 anni di prima mattina a scuola non è proprio il massimo, ma non mi piace per niente il fatto che venga in questo modo criminalizzata la cannabis. Quel ragazzino è morto dopo aver fumato crack, non cannabis, e non è giusto dipingere la vicenda con altri colori.
Ben vengano i controlli nelle scuole, anche se non cambierà nulla, ma l'equiparare lo spinello alle altre droghe, senza far notare che alcool e tabacco sono più dannosi della cannabis, crea solamente molta confusione, e i ragazzini assumono pastiglie di extasy come caramelle, sniffano coca il sabato sera e pippano il crack a ricreazione.
Perché, scusa, non è lo spinello che fa male?
Dopo un paio di servizi strappalacrime sulle tragedie famigliari che ogni giorno intristiscono il nostro bel paese, arriva il servizio sul quindicenne morto a scuola dopo aver fumato uno spinello.
Ebbene, come si sospettava, evidentemente non era hashish o marijuana quello che aveva fumato, anche perché sarebbe stato il primo caso al mondo di decesso dovuto al THC.
"Il ragazzo aveva fumato uno spinello di cocaina mista a crack" recita la giornalista. Gentile signorina poco informata, il crack è cocaina, nella sua forma più pericolosa (e già la cocaina è seconda solo all'eroina), e non si fuma in uno spinello ma in apposite pipette, anzi con gli spinelli non c'entra proprio niente.
Il discorso continua tirando in ballo i vari filmati di ragazzi che rollano e fumano canne in classe (ma non è vietato fumare nei luoghi pubblici?), e annunciando una serie di controlli delle forze dell'ordine nelle scuole alla ricerca della droga letale.
Sono perfettamente d'accordo con il fatto che fumare canne a 15 anni di prima mattina a scuola non è proprio il massimo, ma non mi piace per niente il fatto che venga in questo modo criminalizzata la cannabis. Quel ragazzino è morto dopo aver fumato crack, non cannabis, e non è giusto dipingere la vicenda con altri colori.
Ben vengano i controlli nelle scuole, anche se non cambierà nulla, ma l'equiparare lo spinello alle altre droghe, senza far notare che alcool e tabacco sono più dannosi della cannabis, crea solamente molta confusione, e i ragazzini assumono pastiglie di extasy come caramelle, sniffano coca il sabato sera e pippano il crack a ricreazione.
Perché, scusa, non è lo spinello che fa male?
Spiati dalla Microsoft
Secondo quanto pubblicato dal New Scientist la Microsoft pare stia sviluppando un nuovo software in grado di carpire tute le generalità di ogni utilizzatore del web.
Addio nomi, indirizzi ed età fasulli.
Microsoft sarà in grado di riconoscere tutto e tutti anche dietro false generalità.
Con questo software la casa di Redmond sarà in grado di indovinare, secondo loro con un alto grado di precisione, nome, eta, sesso e località analizzando dei pattern presenti nella cronologia di ogni browser web. L’idea però, fortunatamente, non sembra piacere agli esperti di sicurezza nonchè ai garanti della privacy.
Articolo su Punto Informatico
Addio nomi, indirizzi ed età fasulli.
Microsoft sarà in grado di riconoscere tutto e tutti anche dietro false generalità.
Con questo software la casa di Redmond sarà in grado di indovinare, secondo loro con un alto grado di precisione, nome, eta, sesso e località analizzando dei pattern presenti nella cronologia di ogni browser web. L’idea però, fortunatamente, non sembra piacere agli esperti di sicurezza nonchè ai garanti della privacy.
Articolo su Punto Informatico
HDCP: Nuove frontiere dei DRM
L'epopea di HDCP è uno dei tanti episodi degli ultimi anni che mostra quanto l'evoluzione tecnologica sia ormai drogata da interessi di parte. Processori sempre più potenti, schede grafiche di ultimissima generazione, monitor e TV HD, mentre forniscono incrementi di prestazioni sempre più marginali, portano in seno pesanti limitazioni alla fruizione di opere protette. In barba alle tutele legali vigenti, le quali peraltro van cambiando sotto la pressione delle ben note lobby di settore.
Nella fattispecie, HDCP è un DRM inventato da Intel per crittografare i contenuti digitali lungo il percorso che li porta dal player fino all'output video. La compatibilità di tutte le periferiche coinvolte nella riproduzione, decodifica e visualizzazione del contenuto con lo standard è un prerequisito essenziale per la visualizzazione a piena risoluzione. Se a un solo elemento manca la certificazione HDCP, il contenuto viene riprodotto a risoluzione inferiore, vanificando i benefici visuali di Blu Ray e HD-DVD.
Il dispositivo software di cui si serve HDCP per proteggere i contenuti è il cosiddetto ICT (Image Constraint Token), un flag attivato dallo stesso contenuto (per esempio, un film su Blu Ray), che "richiama all'ordine" le periferiche coinvolte nella riproduzione, decodifica e visualizzazione controllandone la compatibilità con HDCP. In poche parole se una sola periferica fallisce il test, il legittimo proprietario di un film in alta definizione potrà vederlo a risoluzione artificialmente abbassata, grazie al lavoro dell'infaticabile succursale delle major hollywoodiane che si è messo in casa acquistando prodotti "HDCP compliant".
Articolo su Punto Informatico
Nella fattispecie, HDCP è un DRM inventato da Intel per crittografare i contenuti digitali lungo il percorso che li porta dal player fino all'output video. La compatibilità di tutte le periferiche coinvolte nella riproduzione, decodifica e visualizzazione del contenuto con lo standard è un prerequisito essenziale per la visualizzazione a piena risoluzione. Se a un solo elemento manca la certificazione HDCP, il contenuto viene riprodotto a risoluzione inferiore, vanificando i benefici visuali di Blu Ray e HD-DVD.
Il dispositivo software di cui si serve HDCP per proteggere i contenuti è il cosiddetto ICT (Image Constraint Token), un flag attivato dallo stesso contenuto (per esempio, un film su Blu Ray), che "richiama all'ordine" le periferiche coinvolte nella riproduzione, decodifica e visualizzazione controllandone la compatibilità con HDCP. In poche parole se una sola periferica fallisce il test, il legittimo proprietario di un film in alta definizione potrà vederlo a risoluzione artificialmente abbassata, grazie al lavoro dell'infaticabile succursale delle major hollywoodiane che si è messo in casa acquistando prodotti "HDCP compliant".
Articolo su Punto Informatico
Intel AMT: una backdoor?
La Intel introduce nei nuovi processori Centrino IAMT (Intel Active Management Technology), che permette di archiviare informazioni hardware e software su memoria non volatile, e consente il controllo della macchina a pc spento!!!
Tecnologia introdotta per aiutare gli amministratori di sistema delle aziende, ma in pratica una backdoor che in cattive mani potrebbe fare quello che vuole del vostro pc.
In congiunzione a LaGrande, o TXT (Trusted Execution Technology), Intel mette in pratica il contestatissimo Trusted Computing... Tenetevi il vostro vecchio pc !!!
Fonte: Alessandro "Jekil" Tanasi blog
Tecnologia introdotta per aiutare gli amministratori di sistema delle aziende, ma in pratica una backdoor che in cattive mani potrebbe fare quello che vuole del vostro pc.
In congiunzione a LaGrande, o TXT (Trusted Execution Technology), Intel mette in pratica il contestatissimo Trusted Computing... Tenetevi il vostro vecchio pc !!!
Fonte: Alessandro "Jekil" Tanasi blog
Siviglia, l'ecocittà accesa dal sole
Sex Crimes and the Vatican
Solleva scandalo la volontà di Michele Santoro di acquistare e mandare in onda, in una puntata di Annozero, il film-documentario "Sex Crimes and the Vatican", mandato in onda nel 2006 dalla BBC e ora, sottotitolato da Bispensiero.it, disponibile qui.
Un film (che la Cei ha già bollato come "infame calunnia") che racconta alcuni casi di pedofilia che coinvolgono ecclesiastici negli Stati Uniti, in Irlanda e in Brasile, e soprattutto mostra il ruolo avuto, nell'insabbiare gli scandali, dall'allora cardinale Joseph Ratzinger.
Inutile commentare la vergognosa censura per salvaguardare la faccia di una chiesa che si oppone alle unioni omosessuali ma protegge i preti che approfittano dei bambini.
Articolo su Repubblica.it
Un film (che la Cei ha già bollato come "infame calunnia") che racconta alcuni casi di pedofilia che coinvolgono ecclesiastici negli Stati Uniti, in Irlanda e in Brasile, e soprattutto mostra il ruolo avuto, nell'insabbiare gli scandali, dall'allora cardinale Joseph Ratzinger.
Inutile commentare la vergognosa censura per salvaguardare la faccia di una chiesa che si oppone alle unioni omosessuali ma protegge i preti che approfittano dei bambini.
Articolo su Repubblica.it
Iscriviti a:
Post (Atom)