Presa di posizione dell’avvocato generale della Corte di Giustizia europea: i provider non hanno alcun obbligo nei processi civili di consegnare alle major i nomi dei propri utenti accusati di far un uso illegale del P2P.
È una esternazione di alto profilo quella di Juliane Kokott, avvocato generale della Corte di Giustizia Europea, nei confronti delle major che vogliano associare agli IP individuati nelle reti di sharing nomi di utenti in carne e ossa, per poterli poi denunciare. Secondo Kokott, infatti, la legge europea non prevede alcun obbligo per i provider di fornire questo genere di informazioni ai detentori dei diritti d’autore, anche quando questi sostengono che gli IP rilevati sono di utenti che hanno commesso degli illeciti. Un’affermazione che riguarda tutti i procedimenti civili.
Articolo: Open News
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