Il vice ministro alla Salute ha le idee un po' confuse. Prima l'influenza è leggera e non vanno fatti allarmismi, poi dovrebbero tutti vaccinarsi (tranne lui e i suoi figli), poi di nuovo niente panico.
Ieri su Repubblica compare questo articolo:
"Ribadisco l'assoluta importanza di vaccinarsi contro il virus H1N1 dell'influenza A. Il virus può mutare"
E se muta, a cosa serve allora il vaccino?
"bisogna fare in modo che il virus H1N1 non si trasformi, incontrando quello dell'aviaria, in un virus ancora più pericoloso. Per questo bisogna immunizzare anche i bambini"
Come risaputo, l'incontro tra la suina e l'aviaria è già avvenuto, nei laboratori della Baxter.
E poi via di polemiche con chi dubita dell'efficacia del vaccino:
"Il viceministro ha stigmatizzato le accuse del ministro polacco: aveva parlato di vaccini truffa, definendola una presa di posizione legata a ragioni politiche; ma anche chi in generale mette in dubbio l'efficacia del vaccino: "Bisogna smetterla con le false informazioni, soprattutto da parte di quei singoli pediatri che fanno solo allarmismo. Tutte le associazioni pediatriche nazionali, infatti, concordano sulla utilità del vaccino"
Quanto alla presa di posizione legata a ragioni politiche, sembra di sentir parlare Berlusconi o la Gelmini.
Questo è l'intervento di un vero ministro della salute:
Chiunque ascolti le sue parole può rendersi conto di cosa ci sia di politico o di sincero buon senso. Ma, ovviamente, la maggior parte degli italiani conoscerà solo la risposta di Fazio.
Rassegna stampa per la giornata di ieri:
Influenza A, un morto a Trento
"La causa diretta della morte dell'uomo, affetto da altre gravi patologie, sarebbe una polmonite."
Influenza A: secondo morto a Ragusa
"Il decesso e' avvenuto per insufficienza respiratoria, compromessa da una bronco-polmonite."
Aggiornamento: fresca fresca, sempre dall'ANSA:
Influenza A: morta donna a Napoli
"E' morta la scorsa notte all'ospedale Cotugno di Napoli la donna di 45 anni ricoverata dal 9 novembre per meningite."
E leggo oggi sul Mattino di Padova, che un 42enne è morto in seguito alla vaccinazione per l'influenza stagionale (un vaccino più che testato, non credete?).
Subito dopo la vaccinazione, sul braccio dell’uomo una «petecchia», un’emorragia di piccole dimensioni dovuta a problemi di coagulazione che si manifesta con macchie puntiformi di colore rosso porpora. Tre giorni più tardi ha cominciato a star male: la lingua e i linfonodi erano gonfi, nelle mucose della bocca presentava ulcerazioni e sanguinamenti, sempre più forti le emorragie al naso. Operato per una sospetta emorragia cerebrale, il 16 novembre scorso è morto senza essersi più ripreso.
L'uomo ha sempre goduto di buona salute.
I medici escludono qualsiasi correlazione alla vaccinazione.
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