Tributo semiserio a Darwin

Menzognini

Il nuovo direttore del TG1 ha deciso che il principale TG italiano non debba nemmeno nominare l'inchiesta di Bari sulle puttane del cavaliere.
Del resto, è la tv pubblica. "Questa è la linea editoriale che vi ho promesso" sono le parole di scodinzolini. (guarda il video). Questo è il motivo per cui non pago il canone (il motivo principale è che quell'aggeggio infernale l'ho eliminato da casa mia da anni, anni di continue conferme della mia scelta).

Curioso il fatto che lo stesso minchiolini, nel 1994 affermava:
"Le smentite a ripetizione rivelano solo che abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale. […] Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico"


La possibilità di trovare simili contraddizioni in rete è forse il motivo del disegno di legge attraverso il quale si intende circoscrivere temporalmente la possibilità per ogni sito internet di pubblicare informazioni e notizie non solo di natura giudiziaria relative a persone coinvolte in procedimenti giudiziari nonché a vietare ai gestori dei motori di ricerca di indicizzare tali contenuti.

Euro Disinformazione

Aquasar

L'Istituto Federale Svizzero per la Tecnologia (ETH) di Zurigo e IBM hanno annunciato il progetto per la costruzione di Aquasar, un supercomputer raffreddato ad acqua che, primo nel suo genere, riutilizzerà il calore in eccesso per il riscaldamento dei palazzi dell'università. Il sistema diminuirà l'impronta ecologica del sistema fino all'85% e si stima farà risparmiare fino a 30 tonnellate di CO2 all'anno in confronto a sistemi simili dotati delle tecnologie attuali.
L'intero sistema di raffreddamento è a circuito chiuso: l'acqua di raffreddamento viene riscaldata costantemente dai chip e quindi raffreddata fino alla temperatura voluta durante il passaggio attraverso uno scambiatore di calore passivo, con il risultato di trasferire il calore rimosso direttamente al sistema di riscaldamento dell'università in questa fase sperimentale. Questo elimina la necessità di moduli di condizionamento molto onerosi dal punto di vista energetico.
(Fonte)

Un'idea semplice e quasi ovvia, ma mai messa in pratica. Qualsiasi sistemista conosce bene l'importanza di una bassa temperatura nella sala server, i processori generano una quantità di calore che in rapporto alla superficie, si avvicina a quella di una centrale nucleare. Tipicamente si spende parecchia energia per climatizzare l'ambiente (i supercomputer attuali sono tutti raffreddati ad aria) e abbattere il calore prodotto dalle macchine. Ed ecco appunto che la soluzione di un raffreddamento a liquido non solo elimina la spesa (economica e ambientale) della climatizzazione, ma permette anche di risparmiare sul riscaldamento.
Ovviamente, in estate, l'aria condizionata andrà usata comunque.

Libere interpretazioni

Il referendum, fortunatamente, si spegne rovinosamente con nemmeno la metà del quorum.
Centinaia di milioni di euro spesi inutilmente per tentare di convincere gli italiani a fregarsi con le proprie mani.
Ma i nostri eroi sono pronti a rigirare la frittata a loro piacimento, e utilizzare la sconfitta come trampolino di lancio per conseguire comunque i loro scopi.
Maroni infatti preannuncia una iniziativa per modificare l'istituto referendario e Cicchitto afferma: "Al di la' del risultato dei tre quesiti proposti, la bassissima partecipazione al voto sta a dimostrare che gli italiani hanno valutato negativamente la possibilità di modificare artificiosamente ed in modo forzato con il referendum la legge elettorale che, evidentemente, come noi da sempre abbiamo sostenuto, gli elettori hanno valutato essere materia da affidare al Parlamento."
Gli elettori hanno valutato la proposta una porcata. Anche se la fate voi, decidendo nel nome di una nazione, resta una porcata.

Puttanopoli