Le tragedie inevitabili

Disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo. Sono le ipotesi dalle quali prende le mosse l'inchiesta aperta dalla procura di Lucca sull'incidente che ieri notte ha provocato una strage a Viareggio.
Il procuratore generale Beniamino Deidda, uno dei magistrati più esperti in Italia in materia di sicurezza sul lavoro, è tuttavia molto chiaro: "Questo incidente non è frutto del caso ma di precise azioni od omissioni che saranno attentamente vagliate". "Tutto ciò che circola sulla rete ferroviaria italiana - precisa il magistrato - deve essere a norma, e Trenitalia ne è responsabile".

Trenitalia dichiara nel suo sito che le ferrovie italiane sono le più sicure d'Europa, ma i sindacati mettono sotto accusa l'inadeguatezza dei controlli e degli investimenti in manutenzione, ricordando lo stillicidio di incidenti: cinque in Toscana nel solo mese di giugno - sottolineano i macchinisti dell'Orsa - fra i quali il deragliamento il 22 giugno a Vaiano di una cisterna contenente acido fluoridrico: se si fosse spezzata sarebbe stato un disastro.

L’ultima delle tragedie sfiorate purtroppo non ha insegnato nulla e le FS hanno continuato a trasportare materiali altamente pericolosi a bordo di vagoni la cui unica destinazione d’uso dovrebbe essere la rottamazione, insistendo fino a quando la tragedia si è purtroppo concretata realmente e nel peggiore dei modi possibili.
Da ormai molti anni infatti dovrebbe essere ben noto lo stato di profondo degrado in cui versa il sistema ferroviario italiano, privato dei finanziamenti necessari alla manutenzione ed al rinnovo del materiale rotabile, immolati sull’altare di quell’alta velocità che negli ultimi 15 anni ha assorbito risorse talmente cospicue da poter consentire la ristrutturazione dell’intero sistema ferroviario.

Chi si ricorda di cosa successe l'anno scorso?
AGOSTO 2008 - Due treni spezzati nel giro di otto giorni che provocano una polemica accesa tra l'azienda e i lavoratori. La notizia degli incidenti viene divulgata da Dante De Angelis, leader storico dei macchinisti e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, che mette in guardia sulle condizioni dei convogli Fs. La reazione arriva il giorno di Ferragosto: Trenitalia licenzia il ferroviere, per il procurato allarme delle dichiarazioni fatte alla stampa.

Aggiornamento: Ho trovato un'ottima testimonianza di un ferroviere:


Fonti: L'Altra Notizia - Marco Cedolin - Ancora in marcia

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