È davvero inevitabile che molti, soprattutto i giovani, violino le leggi per accedere alla conoscenza e alla cultura di cui sentono il bisogno? Quanto è diffusa la conoscenza del copyleft? Quanti conoscono l'approccio, il concetto, la filosofia dietro il software libero? È con queste domande, e con alcune
risposte, che si muovono molti nomi dell'attivismo e associazionismo italiano, gruppi e organizzazioni che intendono provocare una svolta nel tessuto sociale giovanile, facendosi portavoce dell'alternativa al copyright imperante e, allo stesso tempo, portatori di cultura della legalità.
Nasce così il progetto Software libero per la Legalità che ha già guadagnato il
patrocinio dell'associazione dei provider Assoprovider.
Articolo: Punto Informatico
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