Intervista a Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace Italia.
Arriva Internet Explorer 8
Prestazioni:
IE8 vanta maggiore ottimizzazione e velocità di visualizzazione pagine, e minor tempo di caricamento pagina per i più popolari siti web.
La curiosa strategia Microsoft è stata quella di ottimizzare il tempo di caricamento di un campione di 25 siti più conosciuti. Stando a risultati di benchmark, nonostante il miglioramento rispetto alla Beta, già dalla RC1 di IE8 era risultato meno rapido di Chrome, Firefox, Safari e Opera.
Salvo poi ribattere con i test effettuati "in casa", che hanno invece ribaltato i risultati incoronando IE8 browser più veloce.
Il fatto positivo è che le varie schede di navigazione ora hanno processi separati, a tutto vantaggio della stabilità, purtroppo questo (e non solo) porta l'occupazione di ram a livelli doppi rispetto IE7.
Compatibilità:
Microsoft aveva annunciato (finalmente) di attenersi agli standard web, con l'ultima versione.
Ebbene, IE8 fallisce il test Acid3, una pagina web nata per verificare l'aderenza di un browser a determinati standard web.
Novità:
I suoi assi nella manica sono soprattutto due: le Web Slice e gli Accelerator.
Entrambe le tecnologie sono standard aperti, in Firefox sono già disponibili da tempo le estensioni WebChunks e IE8 Activities.
Poi troviamo:
Favorites Bar, una rivisitazione della classica barra dei segnalibri a cui possono essere associati link, feed RSS, Web Slices e persino documenti di Office;
SmartScreen Filter, una versione avanzata del filtro antiphishing introdotto in IE7 che ora è in grado di bloccare, oltre al phishing vero e proprio, anche quei siti che contengono script o programmi potenzialmente dannosi per la sicurezza o la privacy dell'utente. Secondo Microsoft, il nuovo meccanismo di sicurezza è più veloce di quello attuale.
PrivateBrowsing, anche soprannominato "porn mode", consente di eliminare ogni traccia delle proprie attività di navigazione (cronologia, file temporaney, cookies ecc.).
- elenco completo -
Articolo: Stavolta non lo metto, visto che ce ne sono circa un centinaio.
UFO nel cielo di Londra
Un operaio che stava lavorando sul tetto di un palazzo a Londra, ha scattato una foto del panorama.
Solo dopo aver scaricato sul computer le foto si è reso conto di aver impresso sulla pellicola una squadriglia di 4 UFO.
Articolo: Telegraph
Solo dopo aver scaricato sul computer le foto si è reso conto di aver impresso sulla pellicola una squadriglia di 4 UFO.
Articolo: Telegraph
Anoressia: ennesima proposta di censura
"Introduzione dell'articolo 580-bis del codice penale, concernente il reato d'istigazione al ricorso a pratiche alimentari idonee a provocare l'anoressia", una proposta di legge presentata alla Camera da Beatrice Lorenzin, Manlio Contento e Enrico Costa (PDL) vorrebbe oscurare 300mila siti in Italia, nei quali si indugierebbe nella rappresentazione di corpi filiformi e si celebri la denutrizione sistematica.
Non sono riuscito a trovare un solo esempio di sito a cui questa proposta potesse far riferimento, in compenso, se provate a cercare con Google "anoressia", i risulatati sono circa 306.000!!!!
E ovviamente si tratta di siti di informazione sulla malattia, siti di psicologia, di salute, forum di discussione, articoli giornalistici, associazioni...
Ma come mai scagliarsi sulla rete, quando la fonte principale di questo tipo di problemi si sa benissimo essere la televisione? Modelle, letterine, veline e paperine non mi pare diano un messaggio positivo in questo senso. E nemmeno le riviste femminili e la pubblicità in generale.
Il fine è ovvio, il mezzo indifferente. La rete fa paura e va incatenata.
Articolo: Punto Informatico
Non sono riuscito a trovare un solo esempio di sito a cui questa proposta potesse far riferimento, in compenso, se provate a cercare con Google "anoressia", i risulatati sono circa 306.000!!!!
E ovviamente si tratta di siti di informazione sulla malattia, siti di psicologia, di salute, forum di discussione, articoli giornalistici, associazioni...
Ma come mai scagliarsi sulla rete, quando la fonte principale di questo tipo di problemi si sa benissimo essere la televisione? Modelle, letterine, veline e paperine non mi pare diano un messaggio positivo in questo senso. E nemmeno le riviste femminili e la pubblicità in generale.
Il fine è ovvio, il mezzo indifferente. La rete fa paura e va incatenata.
Articolo: Punto Informatico
21 dicembre 2012 - Voyager
Puntata di Voyager sulle profezie Maya per il 21 Dicembre 2012, analizzando anche le analogie con i messaggi dei cerchi nel grano.
iPod e cuffie blindate
La scorsa settimana Apple ha lanciato la nuova versione del lettore multimediale iPod shuffle, che a questo ciclo di rinnovamento viene privato dei pulsanti di controllo: i comandi di riproduzione e di regolazione del volume sono infatti a carico di un piccolo controllo remoto identico, nell'aspetto, a quello introdotto con i player iPod nano e iPod touch lanciati nel corso del passato mese di settembre. La cosa interessante è che i precedenti set di auricolari con comandi non funzionano sul nuovo arrivato.
Il fatto è che, dopo una serie di ipotesi avanzate da alcuni siti, tra i quali iLounge, Apple ed alcuni produttori terzi di accessori per iPod hanno confermato che all'interno del piccolo telecomando presente sui nuovi auricolari Apple si trova un chip proprietario.
La sua presenza apre uno scenario particolare per i produttori terzi di accessori: Apple infatti fornisce la licenza d'uso di tale chip all'interno del progamma "Made for iPod" con lo scopo, a detta di Apple stessa, di assicurare la piena funzionalità di eventuali accessori terzi con il proprio lettore. La licenza avrà ovviamente un costo, che altrettanto ovviamente andrà ad incidere sul prezzo finale all'utente.
Niente di nuovo dalla casa principe della compatibilità forzata dei propri prodotti, lo stesso iPod, già dai primi modelli, non può essere visto come un semplice supporto di memoria esterno, ma deve essere utilizzato obbligatoriamente con iTunes, per non parlare dell'iPhone.
Articolo: Punto Informatico - Hardware Upgrade
Il fatto è che, dopo una serie di ipotesi avanzate da alcuni siti, tra i quali iLounge, Apple ed alcuni produttori terzi di accessori per iPod hanno confermato che all'interno del piccolo telecomando presente sui nuovi auricolari Apple si trova un chip proprietario.
La sua presenza apre uno scenario particolare per i produttori terzi di accessori: Apple infatti fornisce la licenza d'uso di tale chip all'interno del progamma "Made for iPod" con lo scopo, a detta di Apple stessa, di assicurare la piena funzionalità di eventuali accessori terzi con il proprio lettore. La licenza avrà ovviamente un costo, che altrettanto ovviamente andrà ad incidere sul prezzo finale all'utente.
Niente di nuovo dalla casa principe della compatibilità forzata dei propri prodotti, lo stesso iPod, già dai primi modelli, non può essere visto come un semplice supporto di memoria esterno, ma deve essere utilizzato obbligatoriamente con iTunes, per non parlare dell'iPhone.
Articolo: Punto Informatico - Hardware Upgrade
Bimbi aspiranti suicidi
In Italia, due bimbi in terapia per ADHD cui veniva somministrata atomoxetina (Strattera ®) hanno manifestato idee suicidarie.
Il farmaco nuovamente sul banco degli imputati: in Inghilterra nel periodo di monitoraggio 130 tentativi di suicidio.
A pagina sette dell’ultimo numero del Bollettino di farmacovigilanza AIFA (pdf) l’Agenzia Italiana del Farmaco informa circa le idee suicidarie di due bambini, una bimba piemontese di 9 anni, ed un bimbo sardo di 10 anni. Entrambi i minori erano in trattamento nel 2008 con atomoxetina (nome commerciale “Strattera”®, psicofarmaco prodotto dalla multinazionale farmaceutica Eli Lilly), la bimba da sette mesi ed il bimbo da dieci mesi. Il bambino è stato ricoverato in ospedale con diagnosi di “agitazione psicomotoria ed ideazione suicidaria”, e successivamente dimesso dopo una terapia specifica, mentre per quanto riguarda la bambina non vi sono attualmente notizie circa l’esito finale della vicenda.
In un documento dell’agenzia di controllo sanitario inglese (British Medicines and Healthcare Regulatory Agency) reso noto su richiesta del giornalista investigativo svedese Janne Larsson, si riportavano già a fine 2005 ben 130 rapporti su tentativi di suicidio da parte di pazienti trattati con Strattera®, oltre a 760 rapporti per problemi cardiaci, 172 rapporti per danni al sistema epatico e circa 20 rapporti per suicidi effettivi.
Il colosso farmaceutico Eli Lilly in origine cercò senza successo di far approvare Strattera® dalla Food & Drug Administration USA come antidepressivo, per poi riciclarlo come trattamento per l’Adhd, la Sindrome di Iperattività e Deficit di Attenzione, con significativi profitti finanziari (circa 665 milioni di dollari di giro d'affari annuo).
Il farmaco nuovamente sul banco degli imputati: in Inghilterra nel periodo di monitoraggio 130 tentativi di suicidio.
A pagina sette dell’ultimo numero del Bollettino di farmacovigilanza AIFA (pdf) l’Agenzia Italiana del Farmaco informa circa le idee suicidarie di due bambini, una bimba piemontese di 9 anni, ed un bimbo sardo di 10 anni. Entrambi i minori erano in trattamento nel 2008 con atomoxetina (nome commerciale “Strattera”®, psicofarmaco prodotto dalla multinazionale farmaceutica Eli Lilly), la bimba da sette mesi ed il bimbo da dieci mesi. Il bambino è stato ricoverato in ospedale con diagnosi di “agitazione psicomotoria ed ideazione suicidaria”, e successivamente dimesso dopo una terapia specifica, mentre per quanto riguarda la bambina non vi sono attualmente notizie circa l’esito finale della vicenda.
In un documento dell’agenzia di controllo sanitario inglese (British Medicines and Healthcare Regulatory Agency) reso noto su richiesta del giornalista investigativo svedese Janne Larsson, si riportavano già a fine 2005 ben 130 rapporti su tentativi di suicidio da parte di pazienti trattati con Strattera®, oltre a 760 rapporti per problemi cardiaci, 172 rapporti per danni al sistema epatico e circa 20 rapporti per suicidi effettivi.
Il colosso farmaceutico Eli Lilly in origine cercò senza successo di far approvare Strattera® dalla Food & Drug Administration USA come antidepressivo, per poi riciclarlo come trattamento per l’Adhd, la Sindrome di Iperattività e Deficit di Attenzione, con significativi profitti finanziari (circa 665 milioni di dollari di giro d'affari annuo).
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