Berlusconi, già dall'indomani del congresso, è impegnatissimo anche con la partita delle candidature per le Europee.
Tra i nomi, torna Emilio Fede, ma stavolta la richiesta parte dal premier e sembra sia insistente.
Ci sarà una chance nelle Isole per Nino Strano, ex senatore An, quello che, alla caduta del Governo Prodi, divorava simbolicamente una fetta di mortadella in Parlamento.
E siccome non c'è elezione che si rispetti senza una starlette della scuderia berlusconiana in pista, ecco la new entry: Barbara Matera, 28 anni, showgirl pugliese di Lucera. A sponsorizzarla sembra sia stato lo stesso Cavaliere durante il congresso. Laureata, bionda, "Letteronza" a Mai dire gol, annunciatrice Rai e interprete a "Carabinieri 7", tra le sue credenziali.
Ora, io spero vivamente che Repubblica abbia deciso di scrivere questo articolo come pesce d'aprile.
Meno pubblicità per tutti, eccetto il web
La crisi economica non risparmia il comparto dell'advertising. Stando ai primi dati forniti da Nielsen, a gennaio gli investimenti pubblicitari in Italia sono diminuiti del 18,7% rispetto al medesimo periodo del 2008.
Tutti i settori sono in crisi, dal -12% di Mediaset al -66% di AllMusic, solo la pubblicità online è in positivo, con un +1,8%.
Articolo: WebNews
Tutti i settori sono in crisi, dal -12% di Mediaset al -66% di AllMusic, solo la pubblicità online è in positivo, con un +1,8%.
Articolo: WebNews
L'Europa è cosa nostra
Il secondo Grillo168.
Riassunto di una settimana di porcate, che ovviamente i tele-drogati ignorano.
Riporto per completezza anche la prima puntata:
Il silenzio del potere
Riassunto di una settimana di porcate, che ovviamente i tele-drogati ignorano.
Riporto per completezza anche la prima puntata:
Il silenzio del potere
l'incenertitore di Acerra
Il megainceneritore di Acerra, inaugurato ieri mattina, avvelenerà l'aria ed il suolo attraverso le sue emissioni contenenti nanopolveri, diossina ed oltre 250 sostanze chimiche nocive che vanno dall’arsenico al cadmio al cromo al mercurio al benzene.
Farà aumentare l’incidenza dei tumori, delle malformazioni fetali e di una lunga serie di altre gravi patologie, fra la popolazione di un territorio già oggi conosciuto come “triangolo della morte” alla luce di una percentuale di patologie tumorali fra le più alte al mondo.
Produrrà energia in maniera assolutamente antieconomica, potendo sopravvivere economicamente solo grazie ai contributi Cip6 che tutti gli italiani dovranno continuare a pagare sotto forma di addizionale sulla bolletta elettrica. Produrrà energia in maniera assolutamente antiecologica, emettendo in atmosfera (oltre ai veleni) quantitativi di CO2 doppi rispetto ad una centrale a gas naturale di uguale potenza.
Distruggerà qualunque prospettiva di realizzare un moderno circolo virtuoso dei rifiuti, annientando la raccolta differenziata ed il riciclo, dal momento che i materiali più facilmente riciclabili, plastica, carta e cartone, sono anche quelli con più alto potere calorifico, indispensabili all’inceneritore per funzionare.
Ha già distrutto ogni anelito di democrazia, essendo stato costruito contro la volontà dei cittadini, attraverso l’uso della forza. Va ricordato che dal 2004 ad oggi si sono contate a decine le manifestazioni popolari contro la costruzione dell’impianto, spesso represse dalle forze dell’ordine con l'uso dei manganelli, mentre nel corso dell’ultimo anno l’inceneritore è stato portato a compimento militarizzando l'area con l’uso dell’esercito.
Berlusconi ha affermato di “averci messo il cuore” ed ha vantato una vittoria della democrazia difficilmente riscontrabile in un’opera costruita con la forza e l’uso dei militari, contro il volere dei cittadini.
Ieri ed oggi centinaia di persone hanno sfilato in corteo per contestare l’inaugurazione di un’opera contro la quale si battono da anni. Alcune decine di loro hanno occupato l’aula consiliare del Municipio di Acerra, ricordando che questa per la popolazione cittadina è una giornata di lutto. Di tutto ciò naturalmente i mestieranti dell’informazione non hanno parlato, dal momento che sarebbe risultata una nota stonata all’interno del pacchetto preconfezionato, grondante giubilo e soddisfazione che doveva entrare nelle case degli italiani, a dimostrare che “incenerire è bello”, fa bene all’ambiente e un poco anche alla salute, trattandosi di un incenerimento “verde” e in diretta TV.
Articolo di Marco Cedolin
LETTERA APERTA DI MEDICI E SCIENZIATI MAI PUBBLICATA
Una lettera aperta a firma di 50 medici e biologi italiani è stata inviata più di 2 settimane fa a Repubblica, ma nonostante le sollecitazioni non è stata pubblicata. I mittenti hanno deciso allora di inviarla a diversi giornali nella speranza di ottenere la visibilità richiesta.
La lettera è in difesa della dottoressa Patrizia Gentilini, letteralmente “aggredita” verbalmente dal presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi (oggi candidato sindaco), dopo che la Gentilini si era permessa di esprimere - da oncologa - il suo parere fortemente contrario agli inceneritori e termovalorizzatori.
Leggi la lettera su ComeDonChisciotte
Farà aumentare l’incidenza dei tumori, delle malformazioni fetali e di una lunga serie di altre gravi patologie, fra la popolazione di un territorio già oggi conosciuto come “triangolo della morte” alla luce di una percentuale di patologie tumorali fra le più alte al mondo.
Produrrà energia in maniera assolutamente antieconomica, potendo sopravvivere economicamente solo grazie ai contributi Cip6 che tutti gli italiani dovranno continuare a pagare sotto forma di addizionale sulla bolletta elettrica. Produrrà energia in maniera assolutamente antiecologica, emettendo in atmosfera (oltre ai veleni) quantitativi di CO2 doppi rispetto ad una centrale a gas naturale di uguale potenza.
Distruggerà qualunque prospettiva di realizzare un moderno circolo virtuoso dei rifiuti, annientando la raccolta differenziata ed il riciclo, dal momento che i materiali più facilmente riciclabili, plastica, carta e cartone, sono anche quelli con più alto potere calorifico, indispensabili all’inceneritore per funzionare.
Ha già distrutto ogni anelito di democrazia, essendo stato costruito contro la volontà dei cittadini, attraverso l’uso della forza. Va ricordato che dal 2004 ad oggi si sono contate a decine le manifestazioni popolari contro la costruzione dell’impianto, spesso represse dalle forze dell’ordine con l'uso dei manganelli, mentre nel corso dell’ultimo anno l’inceneritore è stato portato a compimento militarizzando l'area con l’uso dell’esercito.
Berlusconi ha affermato di “averci messo il cuore” ed ha vantato una vittoria della democrazia difficilmente riscontrabile in un’opera costruita con la forza e l’uso dei militari, contro il volere dei cittadini.
Ieri ed oggi centinaia di persone hanno sfilato in corteo per contestare l’inaugurazione di un’opera contro la quale si battono da anni. Alcune decine di loro hanno occupato l’aula consiliare del Municipio di Acerra, ricordando che questa per la popolazione cittadina è una giornata di lutto. Di tutto ciò naturalmente i mestieranti dell’informazione non hanno parlato, dal momento che sarebbe risultata una nota stonata all’interno del pacchetto preconfezionato, grondante giubilo e soddisfazione che doveva entrare nelle case degli italiani, a dimostrare che “incenerire è bello”, fa bene all’ambiente e un poco anche alla salute, trattandosi di un incenerimento “verde” e in diretta TV.
Articolo di Marco Cedolin
LETTERA APERTA DI MEDICI E SCIENZIATI MAI PUBBLICATA
Una lettera aperta a firma di 50 medici e biologi italiani è stata inviata più di 2 settimane fa a Repubblica, ma nonostante le sollecitazioni non è stata pubblicata. I mittenti hanno deciso allora di inviarla a diversi giornali nella speranza di ottenere la visibilità richiesta.
La lettera è in difesa della dottoressa Patrizia Gentilini, letteralmente “aggredita” verbalmente dal presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi (oggi candidato sindaco), dopo che la Gentilini si era permessa di esprimere - da oncologa - il suo parere fortemente contrario agli inceneritori e termovalorizzatori.
Leggi la lettera su ComeDonChisciotte
Per fare la pace ci vuole la guerra
Aspettavo da tempo lo scivolone del presidente che avrebbe dovuto dare una svolta alle politiche imperialiste americane, che in campagna elettorale proclamava il ritiro delle truppe dai paesi occupati. Eccolo.
Nessun ritiro, ma ulteriori soldati, e si parla pure di Pakistan. Obama non cambierà proprio nulla, nonostante la disinformazione massiva e i ridicoli servizi televisivi italiani sulle sue scarpe italiane, il tessuto del suo divano o le serate danzanti.
Obama vuole "smantellare e vincere'' Al Qaeda, continuando la assurda presa per il culo globale, e la guerra di occupazione e di depredazione delle risorse di un popolo che giustamente, sarà sempre più incazzato.
Nessun ritiro, ma ulteriori soldati, e si parla pure di Pakistan. Obama non cambierà proprio nulla, nonostante la disinformazione massiva e i ridicoli servizi televisivi italiani sulle sue scarpe italiane, il tessuto del suo divano o le serate danzanti.
Obama vuole "smantellare e vincere'' Al Qaeda, continuando la assurda presa per il culo globale, e la guerra di occupazione e di depredazione delle risorse di un popolo che giustamente, sarà sempre più incazzato.
Perchè ci odiano
Da arcoiris.tv : Paolo Barnard, co-fondatore di Report, ora giornalista di Rai Educational, partendo dal suo ultimo libro "Perché ci odiano" (ed. BUR) tenta di mostrarci il fenomeno del terrorismo internazionale valutandolo da diversi punti di vista. Il suo sguardo non vuole fermarsi al "chi terrorizza chi" in quanto tendente alla distorsione e alla mala interpretazione di un fenomeno tanto complesso, ma ci propone una valutazione a ritroso nel tempo facilmente identificabile nella storia presente della politica estera occidentale. Le sue considerazioni, supportate da attenta e scrupolosa indagine storico-politica, ci portano a comprendere quanto il sistema sociale occidentale sia stato capace di indurre odio per via di innumerevoli azioni di violenza perpetrate a popoli inermi in virtù della compulsiva ricerca del potere a tutti i costi. Nessuna giustificazione alla violenza, ma l'induzione alla comprensione del fenomeno quale strumento se non risolutivo, almeno atto ad avviare quel dialogo globale scevro di pregiudizi che unico potrebbe lenire il fenomeno in corso.
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