Vivere con lentezza

Si apre oggi a Londra lo Slow Down Festival, dieci giorni di passeggiate, seminari, dibattiti, per imparare a vivere a un ritmo più umano.
Il mondo ha accelerato all'impazzata per decenni, e poi è stramazzato: se il risultato di una vita ai cento all'ora è un'economia disastrata, dicono gli organizzatori, forse è il momento di provare a vivere con lentezza.
"E' dalla rivoluzione industriale che la velocità delle nostre vite aumenta." spiega Tessa Watt, ex-produttrice della Bbc "Che senso ha correre così? La crisi economica è dolorosa, ma dovrebbe essere un'occasione per riflettere su quello che vogliamo dalla vita, per imparare ad apprezzare alcune delle cose che possiamo avere perso di vista vivendo troppo in fretta".

Il Festival include attività ed eventi come letture di poesie, degustazione di vini, laboratori di meditazione. Comincia oggi con una passeggiata attraverso il London Bridge durante la rush hour, l'ora di punta per il rientro dal lavoro, quasi un seminario di rieducazione; seguita, in serata, da un dibattito all'osservatorio astronomico di Greenwich, il punto zero dei fusi orari: ovvero il luogo dove si conteggia il tempo. E poi corsi per fare cene a luce di candela o (re) imparare a scrivere a penna.

Fonte

Intervista a Eugenio Benetazzo

In poco più di 20 minuti il giovane economista, traccia il quadro desolante della situazione contemporanea. La giusta testimonianza da ascoltare, se pensate che il problema più grave, con la crisi prossima ventura, sarà come riempire di carburante il serbatoio del vostro suv.


Tratto da D'Ambrosio editore

Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope

Oggi è il giorno di rilascio della nuova Ubuntu, Jaunty Jackalope (un animale mitologico del folklore americano).

Gli sforzi del team di sviluppo si sono focalizzati nel rendere Ubuntu più amica dei laptop e degli utenti in mobilità. In questo campo la nuova versione 9.04 promette di ridurre sensibilmente i tempi di avvio, portandoli - in condizioni ideali - al di sotto dei 25 secondi (c'è chi ha registrato 17,5 secondi); di migliorare il supporto alla sospensione, minimizzando i tempi di riattivazione del sistema dopo un'ibernazione; e migliorare il roaming tra reti WLAN e reti mobili 3G, questo anche grazie al supporto di un più ampio numero di schede wireless e di modem 3G.

Tra le novità di rilievo di Jaunty Jackalope c'è poi il nuovo sistema per le notifiche, pensato per comunicare all'utente informazioni e aggiornamenti (nuove email, stato della connessione WiFi, livello del volume audio ecc.)

Il desktop environment è Gnome 2.26, oppure KDE 4.2.2, il kernel 2.6.28-11.37 (basato sul 2.6.28.8), la cui novità più degna di nota è il supporto ufficiale al file system Ext4, oltre al supporto a un maggior numero di schede e chipset wireless, inclusi quelli impiegati nei netbook.

La principale novità della versione server è invece rappresentata dall'inclusione di Eucalyptus, un progetto open source sviluppato dall'università californiana di Santa Barbara (UCSB) che permette alle aziende di creare cloud all'interno dei propri datacenter.

Per quanto riguarda la "piccola" Ubuntu Remix, questa distribuzione accoglie tutte le più recenti novità sviluppate in seno all'iniziativa Moblin, che a fine gennaio ha rilasciato la seconda versione della propria piattaforma mobile open source. Questo sistema operativo si potrà in futuro avvantaggiare del neonato supporto di Ubuntu alle architetture ARM, che la renderà una candidata ideale per salire a bordo della futura generazione di netbook con CPU ARM. Maggiori informazioni sulla versione ARM di Ubuntu sono fornite in questo articolo di DesktopLinux.com.

Per il download si raccomandano al solito i torrent, per non intasare i server.

Note di rilascio 9.04

Fonte: Punto Informatico

Ufo precipitato a Roswell: Mitchell torna allo scoperto

Leggo stamattina sul Corriere un articolo, che racconta come Edgar Mitchell, ex astronauta della NASA, è uscito di nuovo allo scoperto e ha dichiarato cose molto chiare contro il governo degli Stati Uniti: "Su Roswell ci fu copertura e ci fu il tentativo di insabbiare la verità".
Gli extraterrestri esistono, ma Stati Uniti e Governi di altri paesi tengono nascosta la verità. Parola dell'ex astronauta americano Edgar Mitchell (ex Apollo 14), che ne ha parlato alla quinta edizione della X-Conference, un meeting organizzato dagli appassionati di Ufo e da ricercatori che studiano la possibilità di esistenza di forme di vita aliene. ''Non siamo soli nell'universo'', ha detto Mitchell, secondo quanto riporta un servizio della Cnn. ''Il nostro destino, secondo la mia opinione, è quello di diventare parte di una comunità planetaria. Dovremmo prepararci ad andare oltre il nostro pianeta e oltre il nostro sistema solare per scoprire che cosa c'è davvero là fuori''. Mitchell e' cresciuto a Roswell, nel New Mexico, luogo dove si sarebbe schiantato un Ufo nel 1947. I residenti della zona, secondo quanto ha raccontato l'ex astronauta, furono costretti al silenzio ''dalle autorità militari'' che li minacciarono di ''gravi conseguenze'' se avessero parlato. Ma i cittadini, ha aggiunto Mitchell, non volevano portarsi il segreto nella tomba. ''Volevano dirlo a qualcuno di affidabile e lo hanno detto a me, che ero uno della zona ed ero stato sulla Luna''. Dieci anni fa, ha rivelato ancora Mitchell, l'ex astronauta fu ricevuto al Pentagono per discutere della vicenda ed un ammiraglio gli confermò la storia, promettendogli che la verità sarebbe stata presto rivelata all'opinione pubblica. Lo stesso ufficiale, ha detto ancora Mitchell, adesso invece nega. ''Consiglio a coloro che hanno dei dubbi di leggere libri e tutto quello che si è' scritto per cercare di capire che cosa è veramente successo. Perché non c'è dubbio che noi siamo stati visitati dagli extraterrestri''. La storia di Roswell risale al 3 luglio del 1947, quando il proprietario di un ranch trovò sui suoi terreni dei resti metallici. L'aeronautica militare statunitense parlò prima di un incidente che aveva coinvolto un ''disco volante'' e poi modificò la sua versione riferendo che il misterioso oggetto caduto a Roswell era un pallone sonda che svolgeva rilevamenti sulla situazione meteorologica. Dopo questo episodio, le autorità americane cominciarono a smentire duramente ogni notizia di avvistamento di Ufo, atteggiamento che gli ufologi ritengono dettato dalla necessità di nascondere la verità per evitare un trauma di massa. Alla conferenza hanno partecipato numerosi scienziati, ex-militari e attivisti della causa della fine del segreto sui contatti con gli alieni Tra i più ascoltati c'è l'ex luogotenenete dell'Air Force statunitense Milton Torres, protagonista nel 1957 di un famoso incontro, mentre pilotava il suo aereo militare sull'Inghilterra, con un UFO apparso sul suo schermo radar 'grande come una portaereì e con la capacità di viaggiare a Mach 10, dieci volte la velocità del suono. L'incontro tra il pilota Usa e l'Ufo è stato protetto per molti anni dal segreto militare. «I miei superiori mi impedirono di parlare dell'incidente persino con mio padre», ha raccontato l'ex pilota. Solo l'anno scorso i documenti riguardanti l'incidente sono stati declassificati dalle autorità militari.
Ma ciò che più mi ha spinto a riportare ora l'articolo è il fatto che questa sera, andandolo a ricercare sul Corriere, non ne ho più trovato traccia (provate ad usare la ricerca con "ufo", o "Roswell", o "Mitchell"). Il mio feed ancora riportava il titolo dell'articolo, ma il link reindirizzava sulla home page del giornale. Incuriosito e intestardito, cerco il titolo e, terzo risultato, eccolo:

Ah, ecco! Allora non me lo sono sognato! Peccato che il link, che porta alle notizie dell'ultim'ora, mi faccia semplicemente vedere che quella notizia, delle 10.04, non sia più nella lista:

Dopo ulteriori ricerche, sono infine riuscito a far saltare fuori l'articolo scomparso, e ho deciso di pubblicare questo post.

Per restare in tema, questa è la traduzione di una testimonianza di un vigile del fuoco, intervenuto in occasione dello schianto.

Earth Day 2009

Tutti, a prescindere dalla razza, dal sesso, da quanto guadagnino o in che parte del mondo vivano, hanno il diritto morale a un ambiente sano e sostenibile.
L’Earth Day, il giorno della Terra, da quasi quarant’anni si basa saldamente su questo principio.

In Italia, per il terzo anno consecutivo, a promuovere la manifestazione sarà Nat Geo Music, il canale musicale di National Geographic.
A Roma, in serata, è previsto un grande concerto a Piazza del Popolo, con Ben Harper e altri artisti internazionali e italiani. Nelle sale cinematografiche anteprima del film “Earth - La nostra Terra” prodotto da DisneyNature, un inno alla Terra e alla sua bellezza.

Questo, come altri simili eventi, ad esempio "M'illumino di meno", hanno lo scopo di sensibilizzare le persone. E' ovvio che un giorno solo a risparmiare elettricità o a piantare un albero, lascia il tempo che trova.
Dovremmo renderci conto tutti (soprattutto i potenti) che la Terra è una sola, unica fonte di vita (acqua, cibo, aria), che siamo tutti (la Terra, gli esseri umani, gli animali, le piante) un unico macro-organismo vivente, e come tale dobbiamo rispettare ogni sua parte.

Basta!

Arrivano i film su YouTube

Come già si vociferava, arrivano film e show televisivi anche sul portale di Google. I contenuti sono per il momento visibili solo in America, anche se alcuni film, come Super Size Me (consigliato a chi mangia da McDonald's) sono visibili anche dall'Italia.
Compaiono due simpatici tastini in alto: uno per le dimensioni dello schermo (giustamente cinematografico), l'altro per spegnere le luci, ovvero ridurre la luminosità di tutto ciò che non è il video.