Solidarietà per il Perù

Pubblico un'appello di Solidarmondo
In questi giorni la situazione in Perù sta peggiorando.
Dal 9 aprile 2009 le popolazioni native della foresta amazzonica sono in sciopero pacifico per manifestare contro la decisione del governo di VENDERE la terra e le sue risorse alle multinazionali, senza tenere in considerazione ciò che questo comporta, in primo luogo per le popolazioni locali, ma anche per il mondo intero.

La comunità di Codroipo (UD), oramai da 10 anni, è in contatto con la comunità di Yurimaguas (provincia dell'Alto Amazonas, dipartimento di Loreto, a nord-est del Perù), ed ha sempre seguito con attenzione l'evolversi di questa situazione. Il primo giugno a Codroipo è stato ospite il vescovo di Yurimaguas ed una rappresentante dei Misioneros de Jesus che hanno presentato in un incontro pubblico questa difficile situazione, aggravata questo fine settimana dall’'intervento dell'esercito.

Proprio per questo, con il sostegno del Centro Balducci ed alcune associazioni di immigrati peruviani della nostra regione, diffondiamo questo appello con ’intenzione di far conoscere quello che sta avvenendo e di raccogliere sottoscrizioni da parte
di associazioni, enti, istituzioni, ecc.

Vi chiediamo la disponibilità ad aderire all’appello, per ora verrà fatto solo l’elenco delle associazioni senza le firme… più siamo e più forza possiamo avere. Lo stesso appello verrà inviato da associazioni spagnole e tedesche con le quali siamo in contatto.

L’appello verrà inoltrato:
- alle autorità del Perù dove ci sono stati i primi scontri, si contano 30 morti tra i nativi, 5 poliziotti e 150 arresti
- per conoscenza a organismi internazionali per la difesa diritti umani
- alle associazioni peruviane che conducono la mobilitazione, in segno di solidarietà
- agli organi di stampa nazionali

Abbiamo i tempi molto stretti se vogliamo intervenire prima che sia troppo tardi per cui avrei bisogno di una risposta veloce.
Grazie!

Articolo correlato, di Giuditta: La verità sul massacro peruviano

Intercettazioni, fiducia del governo

Il mafionano non è capace di limitarsi e non parlare di bombe, affari loschi e attricette al telefono. Questo è grave. Nonostante la copertura mediatica delle sue televisioni, qualcosa comunque riesce a scappare.
Il governo ha posto alla Camera la questione di fiducia sul ddl intercettazioni.
Nella norma in votazione non ci sarà traccia delle modifiche avanzate dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. "Grasso chi? No, no, oggi solo magro…" è il commento di Ghedini.



EVIDENTI INDIZI COLPEVOLEZZA - Il Pm potrà chiedere di intercettare solo se ci saranno evidenti indizi di colpevolezza (??) e solo se saranno assolutamente indispensabili (??). Nelle indagini di mafia e terrorismo basteranno sufficienti indizi di reato. La richiesta dovrà essere autorizzata da un Gip collegiale (3 giudici che non ci saranno quasi mai) del capoluogo del distretto. Ma il giudice dovrà poi compiere una valutazione autonoma del caso (!!).

VIA IL MAGISTRATO CHE PARLA TROPPO - La toga che rilascia “pubblicamente dichiarazioni” sul procedimento affidatogli ha l’obbligo di astenersi. E sarà sostituito se iscritto nel registro degli indagati per rivelazione del segreto d’ ufficio.

OMESSO CONTROLLO - Il ddl prevede l’ammenda da 500 a 1.032 euro per pubblici ufficiali e magistrati che ometteranno di esercitare “il controllo necessario ad impedire la indebita cognizione o pubblicazione delle intercettazioni”.

DIVIETO PUBBLICAZIONE - Il testo cambia. Prima era vietato scrivere di tutto fino all’inizio del dibattimento. Ora sarà vietato pubblicare anche le intercettazioni non più coperte da segreto fino alla conclusione delle indagini preliminari. E sarà vietato pubblicare le richieste e le ordinanze emesse in materia di misure cautelari fino a quando l’indagato o il suo difensore non ne siano venuti a conoscenza. Fanno eccezione le intercettazioni riportate nelle ordinanze, che sarà vietato pubblicare.

RETTIFICHE SENZA COMMENTO - Cambia anche la norma sulle rettifiche perchè nel ddl si dice che dovranno essere pubblicate nella loro interezza, ma «senza commento». E si disciplinano anche quelle su internet.

NO A NOMI E IMMAGINI PM - Stop alla pubblicazione di nomi o immagini di magistrati “relativamente ai procedimenti penali a loro affidati“, salvo che l’immagine non sia indispensabile al diritto di cronaca.

CARCERE PER I GIORNALISTI - Torna il carcere per i cronisti, ma la pena diventa da 6 mesi a un anno (era da uno a 3 anni) quindi oblabile: cioè trasformabile in sanzione pecuniaria.

REATI INTERCETTABILI - Potranno essere intercettati tutti i reati con pene oltre i 5 anni, compresi quelli contro Pubblica Amministrazione; ingiuria; minaccia; usura; molestia; traffico-commercio di stupefacenti e armi; insider trading; aggiotaggio; contrabbando; diffusione materiale pornografico anche relativo a minori ma con LIMITI DI TEMPO. Non si potrà intercettare per più di 60 giorni: 30 più 15 più 15. Per reati di mafia, terrorismo o minaccia col mezzo del telefono si può arrivare a 40 giorni prorogabili di altri 20.

INTERCETTAZIONI AMBIENTALI - Si potranno usare le cimici solo per spiare luoghi nei quali si sa che si sta compiendo un’attività criminosa. Unica eccezione per i reati di mafia, terrorismo e per quelli più gravi.

RELAZIONE SU SPESE E TETTO - Ci sarà un tetto di spesa stabilito dal ministero della Giustizia, sentito il Csm. Entro il 31 marzo ogni procuratore trasmetterà a Via Arenula una relazione sulle spese per le intercettazioni dell’anno precedente.

PROCEDIMENTO CONTRO IGNOTI - Le intercettazioni potranno essere richieste solo dalla parte offesa e solo sue sue utenze.

ARCHIVIO RISERVATO E DIVIETO DI ALLEGARE VERBALI A FASCICOLO Telefonate e verbali saranno custoditi in un archivio presso la Procura. E le registrazioni saranno fatte con impianti installati nei Centri di intercettazione istituiti presso ogni distretto di Corte d’Appello. I procuratori dovranno gestire e controllare questi Centri e avranno 5 giorni per depositare verbali e intercettazioni. Se dal loro deposito però ci sarà pregiudizio per le indagini, si potrà ritardare la consegna, ma non oltre la data dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari. Vietato allegare le intercettazioni al fascicolo.

NO A UTILIZZO IN PROCEDIMENTI DIVERSI - Le intercettazioni non potranno essere usate in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte. Salvo i casi di mafia e terrorismo.

Il Maxi-emendamento in materia di intercettazioni ha un significato sinistro e preoccupante per la Rete:
il testo maxi-emendato, infatti, introduce nel nostro Ordinamento l’obbligo di rettifica entro 48 ore a pena di una sazione pecuniaria tra i 15 ed i 25 milioni di vecchie lire per tutti i titolari di "siti informatici".
Coloro che animano un sito Internet appaiono investiti della stessa responsabilità e degli stessi doveri di coloro che operano in maniera professionale con l’informazione veicolata dai media tradizionali.
Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.
Non so se riuscite a cogliere la gravità di cosa sta avvenendo.
Nessun giornale, televisione, sito di informazione o semplice blog può esprimere il proprio pensiero liberamente. Se "qualcuno" trova diffamante ciò che hai scritto nel tuo blog amatoriale, che non ti offre alcun guadagno, se non la possibilità di comunicare le tue opinioni, e magari non ti colleghi per 2 giorni, potresti ritrovarti una multa di 10.000 euro.

Fonti:
ANSA
PuntoInformatico
GuidoScorza
DanieleMartinelli

Virus inoculato

Un vaccino per la maiala

Si produrra' un vaccino 'ad hoc' contro il virus A/h1n1 della nuova influenza, e sara' pronto a partire dalla fine di ottobre.
Il vice ministro alla salute Fazio conferma che il vaccino sarà 'singolo', specifico e monovalente, per far fronte al rischio di una pandemia di nuova influenza, che potrebbe prodursi in Italia anche il mese prossimo. (ANSA)

Ancora parlano di rischio pandemia? La maiala si è rivelata una bufala da subito, oggi i nuovi contagi giornalieri si contano sulle dita di una mano.
Ad oggi, la maiala ha contagiato 25.288 persone in 73 Paesi e ha fatto 139 morti. (vi ricordate i 150 morti dichiarati dal Messico i primi giorni?). Per chi non ha voglia di farsi il calcolo: mortalità dello 0,55%.
E in ottobre, di questo vaccino, cosa ce ne potremmo fare?

Cornuti, perdenti e contenti

Magra consolazione

Nella giornata in cui mi è tristemente evidente la quantità di tele-ipnotizzati che è riuscita ancora a mettere la croce su quel simbolo (nonostante, per fortuna, un visibile calo c'è... Silvioooooo!! ma questo 75% ??? PRRRRRRRR!!!), mi consola di molto vedere che all'estero, le critiche si snocciolano che è un piacere.

"Silvio, you're a saddo. Now just go away" è il titolo dell'articolo di Barbara Ellen dell'Observer, che si augura oggi che qualcuno faccia al presidente del Consiglio italiano una "iniezione di bromuro" e lo faccia discretamente uscire di scena: "In termini politici e libidinosi, si potrebbe considerarla come un'eutanasia", ovvero come uccidere qualcuno che fa compassione, per farlo smettere di soffrire.
Scrive la Ellen: "L'impulso è sempre stato quello di considerare Berlusconi una figura patetica, ma agli italiani, e anche ad altri, appariva cone una specie di sopranaturale 'simpatico mascalzone', un tipo che non si fa influenzare da questioni noiose come il politicamente corretto. Tuttavia, quando uno ci pensa bene, cosa c'è di così amabile in un vecchio uomo ricco e potente che ci si circonda di ragazze mezze nude? Dov'è l'amabilità in un simile narcisismo? E' chiedere troppo sperare che la villa in cui lui trascorre il suo tempo libero non faccia concorrenza alla Playboy Mansion per il titolo di parco divertimenti sessuali di mezza età più pateticamente da cliché? Se non fosse colpevole di altro, Berlusconi è colpevole di avere reso tristi anche gli eccessi da baccanale".
Ecco come si conclude l'articolo dell'Observer: "Non ne abbiamo abbastanza? Tutto quello che potrebbe andar storto in un uomo di mezza età è andato storto in Berlusconi. E per di più ha 72 anni! Ecco perché se ne deve andare. Non perché 'non riesce a tenerlo dentro i panataloni', ma perché non si sente di dover minimanete rispondere delle sue azioni ai servi che hanno votato per lui. Berlusconi è diventato la personificazione del potere diventato rancido. La cosa migliore per tutti sarebbe se, in un qualche momento della campagna elettorale, gli venisse iniettata una dose di bromuro e venisse sospinto discretamente da parte. In termini politici e libidinosi, si potrebbe considerare una pietosa eutanasia".

L'articolo del Sunday Times, che con circa 2 milioni di copie è il più diffuso domenicale britannico, intitolato "Nonno Silvio è impotente", riprende dichiarazioni fatte nei giorni scorsi al settimanale italiano Oggi da Virginia Sanjust, la 32enne che anni fa fu notata da Berlusconi come annunciatrice televisiva, invitata a Palazzo Chigi, ricoperta di doni, incluso un pagamento di circa 50 mila euro nel giugno 2007, secondo quanto confermato da lei stessa al settimanale, nel corso di una relazione diventata pubblica lo scorso anno quando l'ex marito della Sanjust, Federico Amati, ufficiale dei servizi segreti italiani, ha fatto causa a Berlusconi e alla ex moglie.

Fonte

Un seggio in Parlamento per il Partito Pirata

Il Partito Pirata svedese è riuscito a raccogliere il 7,1% delle preferenze (200.000 voti), diventando la quarta forza politica del Paese.
A guidare in questa direzione le preferenze degli elettori svedesi hanno probabilmente contribuito sia la condanna inflitta a The Pirate Bay (che con il partito non ha alcun legame diretto, anche se le connessioni almeno a livello ideale sono evidenti) sia l'entrata in vigore della legge antipirateria Ipred, che permette ai detentori dei diritti di farsi consegnare dagli Isp igli indirizzi Ip dei condivisori.
La missione del rappresentante dei pirati svedesi a Strasburgo consiste nel raggiungere tre obiettivi:
- garantire il rispetto della privacy scongiurando il pericolo della censura,
- abolire i brevetti (con un'attenzione particolare a quelli farmaceutici) e
- riformare la legge sul diritto d'autore, la cui durata non dovrebbe superare i 5 anni.

Partito Pirata Italia
Fonte