Marcia mondiale per la pace e la non violenza

Parte oggi, Giornata Internazionale della Nonviolenza, dalla Nuova Zelanda, e percorrerà 6 continenti, 160.000 km, concludendo il suo viaggio il 2 gennaio 2010 ai piedi del monte Aconcagua, a Punta de Vacas (Argentina).

Viviamo in una situazione critica a livello mondiale, caratterizzata dalla povertà di vaste regioni, dallo scontro tra culture, dalla violenza e dalla discriminazione che contaminano la vita quotidiana di grandi settori della popolazione. Conflitti armati devastano molte zone e ora dobbiamo affrontare anche una profonda crisi del sistema finanziario internazionale. A tutto questo si aggiunge il problema più pressante, la minaccia nucleare in aumento. È un momento di enorme complessità; non solo dobbiamo prendere in considerazione gli interessi irresponsabili delle potenze nucleari e la follia di gruppi violenti, con possibilità di accesso a materiale nucleare di dimensioni ridotte, ma dobbiamo tener presente anche il rischio di un incidente che potrebbe innescare un conflitto devastante.
Non si tratta della somma di singole crisi: ci troviamo davanti al fallimento globale di un sistema la cui metodologia di azione è la violenza e il cui valore centrale è il denaro.



Dal 7 al 12 Novembre passerà per l'Italia:
  • 7 Novembre Arrivo a Trieste
  • 8 Novembre mattina Aviano
  • 8 Novembre pomeriggio Vicenza
  • 8 Novembre notte Ginevra
  • 9 Novembre Mattina ONU Ginevra
  • 10 Novembre Milano
  • 11 Novembre Firenze e Attigliano
  • 12 Novembre Roma

Oggi in varie località si terranno presentazioni, conferenze, mostre, e proseguiranno per i prossimi 3 mesi. (calendario eventi)
Io parteciperò nella tratta Trieste-Aviano-Vicenza.

MarciaMondiale.org

Videocracy

Ci sono voluti trent'anni di fanciulle scosciate e giovanotti palestrati, di casalinghe disperate e quiz milionari, di reality irreali, di gossip e volgarità eretti a sistema. Un lavoro lungo e paziente, che alla fine però ha fatto centro: la tv in Italia ha preso il posto della democrazia.

Il mio tentativo di caricare Videocracy su youtube è fallito nel giro di una giornata, il tempo necessario per ricevere un'intimidazione della Fandango, produttrice del film.
Qualcuno ha provveduto a caricarlo su megavideo, e io diffondo.

Ritrovato su YouTube il 17/11/2013: 
RI-Ritrovato su YouTube il 22/08/2024:

Le navi dei veleni

Il nostro è un paese di misteri, alcuni sono sottoterra, altri nascosti da pagine processuali e carte che in pochi hanno letto. Ma anche una delle nostre meraviglie, il mare, custodisce dei segreti. Sono navi sommerse, che hanno portato sui fondali risposte che da anni in molti chiedono. E le implicazioni sono molteplici: ambiente, rifiuti, salute, affari. Interessi personali e collettivi, in una battaglia navale che è avvenuta, spesso in silenzio, a pochi metri dalle coste più belle d'Italia.

Dalle inchieste svolte risultano essere più di 30 le navi sparite, affondate, naufragate negli ultimi 20 anni. Tra queste alcune storie sono particolarmente misteriose.
Il Caso della Nave Riegel, per esempio. Affondata di fronte la costa di Capospartivento con il suo carico misterioso, nessun accertamento è stato mai fatto sulla effettiva presenza della nave nei fondali. Il capitano di corvetta Natale De Grazia ne tracciò con sicurezza la posizione, ma poi morì in circostanze misteriose mentre era in viaggio per il porto di La Spezia, per fare delle verifiche e degli interrogatori. Cosa trasportava quella nave?
E c'è dell'altro. Un collegamento tra l'affondamento della Righel e il traffico internazionale di rifiuti radioattivi legato anche all'ingegner Comerio.

Chi è Giorgio Comerio? In un'informativa dei Carabinieri di Reggio Calabria viene descritto come "persona di intelligenza spiccata, sicuramente massone, appartenente ai servizi segreti argentini e legato ai più grossi finanzieri mondiali". Per il Ministro Giovanardi è "noto trafficante d'armi implicato in un progetto per lo smaltimento in mare di rifiuti radioattivi nel pianeta ed anche nel mar Mediterraneo". Per il Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento è un "faccendiere italiano al centro di una serie di vicende legate alla Somalia ed alla illecita gestione degli aiuti della direzione generale per la cooperazione e lo sviluppo".
Nello studio di Comerio è stato trovato un diario con la frase LOST THE SHIP scritta sulla pagina del 21 settembre 1987. E la data dell'affondamento della Rigel. Lì si trova anche una copia del certificato di morte di Ilaria Alpi. Dapprima acquisito agli atti dal giudice Neri, di quel certificato non cè più traccia.

Tra il 1987 e il 1989, alla Jolly Rosso, motonave della compagnia Messina fu affidato il rimpatrio di 15mila fusti e 20 container di scarti pericolosi dell'industria italiana scaricati in Libano. 9532 bidoni di diossina tornano in Italia. La nave viene ribattezzata Nave dei Veleni. Cambia allora nome e diventa Rosso, ma tornerà a far parlare di sé.
ll 14 dicembre 1990 si spiaggia sulla costa di Amantea in località Formiciche. L'ipotesi degli inquirenti è che alla Rosso, l'affondamento non riuscì a causa delle condizioni del mare. Una attività frenetica attorno alla Rosso dopo lo spiaggiamento pone seri dubbi su quello che è accaduto realmente.
Sulla vicenda viene pubblicato un dossier dell'Espresso, legambiente e wwf. La compagnia Messina presenta nel 2004 un memoriale in cui spiega quello che secondo gli armatori è accaduto realmente.
E nel febbraio 2009 il PM della procura di Paola, Greco, chiede l'archiviazione della vicenda. Il Gip, dott. Carpino, il 13 maggio scorso accoglie le richiesta del Pm e dispone larchiviazione del procedimento a carico dellarmatore Messina.

Eppure qualcosa lega i nostri mari alle coste della Somalia, il Mediterraneo con le guerre lontane, le navi con le scorie. Ilaria Alpi prima di morire, il 20 marzo 1994, assieme al suo operatore Miran Hrovatin, stava indagando proprio sul traffico dei rifiuti tossici e delle armi.



Affrontare l'argomento delle Navi a perdere vuol dire entrare in trame oscure, collusioni, malapolitica, criminalità, servizi segreti deviati. E nel ruolo dell'informazione. Forse un giorno sapremo la verità sul caso Ilaria Alpi e sulle navi dei veleni e potrebbe costre caro al nostro Paese. Fino ad allora è bene che il senso del dovere non perda la rotta.

Microchip per la maiala

Eccoci. Dalle assurde e paranoiche tesi complottiste, ad un brevetto ufficiale:
VeriChip, la compagnia che fabbrica MICRO CHIP sottocutanei, annuncia che ha sviluppato un micro chip che permette di rilevare i virus tipo H1N1 e altri virus che potrebbero provocare delle pandemie.

September 21, 2009 -- VeriChip Corporation (“VeriChip”) (NASDAQ: CHIP) and its development partner RECEPTORS LLC, a technology company whose AFFINITY by DESIGN™ chemistry platform can be applied to the development of selective binding products, announced today that VeriChip has been granted an exclusive license to RECEPTORS' Patent No. 7,504,364 titled “Methods of Making Arrays and Artificial Receptors” and Patent No. 7,469,076 “Sensors Employing Combinatorial Artificial Receptors,” in their application to the development of the virus triage detection system for the H1N1 virus. The patents can also be applied to detection systems for other viruses and biological threats such as Methicillin-resistant Staphylococcus aureus (MRSA).

Honduras, addio alla costituzione

In Honduras, il governo golpista (insediatosi con la forza all'inizio di luglio), stringe la morsa sul Paese: ha sospeso per i prossimi 45 giorni le garanzie costituzionali e avvertito il Brasile che l'ambasciata perderà l'immunità diplomatica.
In pratica, sono sospese la libertà di circolazione, di espressione e di riunione; inoltre è stato ordinato lo sgombero di tutte le istituzioni pubbliche occupate dai manifestanti, la chiusura dei mezzi di comunicazione che «attentano contro la legge» e l'arresto delle persone considerate sospette.

Le forze armate sono autorizzate a sostenere la polizia «per garantire l’ordine», il decreto prevede «l’arresto di chi viene trovato fuori dall’orario previsto dal coprifuoco, per la circolazione, o di chi venga considerato in qualche modo sospettato di poter danneggiare le persone o i beni». Alcune reti radio e tv, prosegue il decreto, «stanno diffondendo odio e violenza contro lo Stato, lanciando appelli all’insurrezione popolare. La Commissione per le telecomunicazioni è quindi autorizzata, tramite la polizia e le forze armate, a sospendere ogni radio, tv o via cavo che non rispetti i programmi dettati dalle presenti disposizioni».

Fonti: Corriere, LaStampa