Quest'anno al Rototom Sunsplash ( dal 6 al 14 luglio presso il Parco del Rivellino ad Osoppo (Udine) ) sarà presente uno spazio dedicato al pinguino.
Aquileia Linux Project:
L’associazione Rototom promotrice del Sunsplash è sempre stata un’attenta sostenitrice dei messaggi sociali rivolti alla giustizia, libertà, uguaglianza etc… e ci ha messo volentieri a disposizione uno spazio per le nostre iniziative.
Quello che noi vogliamo comunicare è che questi principi sono in grave pericolo nell’ambito informatico. Non è una situazione da sottovalutare, l’informatica ormai permea completamente le nostre vite, dai nostri dati personali all’ascolto della musica reggae, ormai non c’è scampo è diventata una necessità. La logica del profitto e del potere usa questa necessità per il suo tornaconto senza dare possibilità di scelta, vuole tutti ignoranti, tutti paganti e nessuno libero di scegliere.
Comunicato stampa
Criminalizzare lo spinello
Ieri sera, dopo mesi, ho riacceso la tv, per godermi una decina di minuti del nostro fantastico telegiornale Studio Aperto.
Dopo un paio di servizi strappalacrime sulle tragedie famigliari che ogni giorno intristiscono il nostro bel paese, arriva il servizio sul quindicenne morto a scuola dopo aver fumato uno spinello.
Ebbene, come si sospettava, evidentemente non era hashish o marijuana quello che aveva fumato, anche perché sarebbe stato il primo caso al mondo di decesso dovuto al THC.
"Il ragazzo aveva fumato uno spinello di cocaina mista a crack" recita la giornalista. Gentile signorina poco informata, il crack è cocaina, nella sua forma più pericolosa (e già la cocaina è seconda solo all'eroina), e non si fuma in uno spinello ma in apposite pipette, anzi con gli spinelli non c'entra proprio niente.
Il discorso continua tirando in ballo i vari filmati di ragazzi che rollano e fumano canne in classe (ma non è vietato fumare nei luoghi pubblici?), e annunciando una serie di controlli delle forze dell'ordine nelle scuole alla ricerca della droga letale.
Sono perfettamente d'accordo con il fatto che fumare canne a 15 anni di prima mattina a scuola non è proprio il massimo, ma non mi piace per niente il fatto che venga in questo modo criminalizzata la cannabis. Quel ragazzino è morto dopo aver fumato crack, non cannabis, e non è giusto dipingere la vicenda con altri colori.
Ben vengano i controlli nelle scuole, anche se non cambierà nulla, ma l'equiparare lo spinello alle altre droghe, senza far notare che alcool e tabacco sono più dannosi della cannabis, crea solamente molta confusione, e i ragazzini assumono pastiglie di extasy come caramelle, sniffano coca il sabato sera e pippano il crack a ricreazione.
Perché, scusa, non è lo spinello che fa male?
Dopo un paio di servizi strappalacrime sulle tragedie famigliari che ogni giorno intristiscono il nostro bel paese, arriva il servizio sul quindicenne morto a scuola dopo aver fumato uno spinello.
Ebbene, come si sospettava, evidentemente non era hashish o marijuana quello che aveva fumato, anche perché sarebbe stato il primo caso al mondo di decesso dovuto al THC.
"Il ragazzo aveva fumato uno spinello di cocaina mista a crack" recita la giornalista. Gentile signorina poco informata, il crack è cocaina, nella sua forma più pericolosa (e già la cocaina è seconda solo all'eroina), e non si fuma in uno spinello ma in apposite pipette, anzi con gli spinelli non c'entra proprio niente.
Il discorso continua tirando in ballo i vari filmati di ragazzi che rollano e fumano canne in classe (ma non è vietato fumare nei luoghi pubblici?), e annunciando una serie di controlli delle forze dell'ordine nelle scuole alla ricerca della droga letale.
Sono perfettamente d'accordo con il fatto che fumare canne a 15 anni di prima mattina a scuola non è proprio il massimo, ma non mi piace per niente il fatto che venga in questo modo criminalizzata la cannabis. Quel ragazzino è morto dopo aver fumato crack, non cannabis, e non è giusto dipingere la vicenda con altri colori.
Ben vengano i controlli nelle scuole, anche se non cambierà nulla, ma l'equiparare lo spinello alle altre droghe, senza far notare che alcool e tabacco sono più dannosi della cannabis, crea solamente molta confusione, e i ragazzini assumono pastiglie di extasy come caramelle, sniffano coca il sabato sera e pippano il crack a ricreazione.
Perché, scusa, non è lo spinello che fa male?
Spiati dalla Microsoft
Secondo quanto pubblicato dal New Scientist la Microsoft pare stia sviluppando un nuovo software in grado di carpire tute le generalità di ogni utilizzatore del web.
Addio nomi, indirizzi ed età fasulli.
Microsoft sarà in grado di riconoscere tutto e tutti anche dietro false generalità.
Con questo software la casa di Redmond sarà in grado di indovinare, secondo loro con un alto grado di precisione, nome, eta, sesso e località analizzando dei pattern presenti nella cronologia di ogni browser web. L’idea però, fortunatamente, non sembra piacere agli esperti di sicurezza nonchè ai garanti della privacy.
Articolo su Punto Informatico
Addio nomi, indirizzi ed età fasulli.
Microsoft sarà in grado di riconoscere tutto e tutti anche dietro false generalità.
Con questo software la casa di Redmond sarà in grado di indovinare, secondo loro con un alto grado di precisione, nome, eta, sesso e località analizzando dei pattern presenti nella cronologia di ogni browser web. L’idea però, fortunatamente, non sembra piacere agli esperti di sicurezza nonchè ai garanti della privacy.
Articolo su Punto Informatico
HDCP: Nuove frontiere dei DRM
L'epopea di HDCP è uno dei tanti episodi degli ultimi anni che mostra quanto l'evoluzione tecnologica sia ormai drogata da interessi di parte. Processori sempre più potenti, schede grafiche di ultimissima generazione, monitor e TV HD, mentre forniscono incrementi di prestazioni sempre più marginali, portano in seno pesanti limitazioni alla fruizione di opere protette. In barba alle tutele legali vigenti, le quali peraltro van cambiando sotto la pressione delle ben note lobby di settore.
Nella fattispecie, HDCP è un DRM inventato da Intel per crittografare i contenuti digitali lungo il percorso che li porta dal player fino all'output video. La compatibilità di tutte le periferiche coinvolte nella riproduzione, decodifica e visualizzazione del contenuto con lo standard è un prerequisito essenziale per la visualizzazione a piena risoluzione. Se a un solo elemento manca la certificazione HDCP, il contenuto viene riprodotto a risoluzione inferiore, vanificando i benefici visuali di Blu Ray e HD-DVD.
Il dispositivo software di cui si serve HDCP per proteggere i contenuti è il cosiddetto ICT (Image Constraint Token), un flag attivato dallo stesso contenuto (per esempio, un film su Blu Ray), che "richiama all'ordine" le periferiche coinvolte nella riproduzione, decodifica e visualizzazione controllandone la compatibilità con HDCP. In poche parole se una sola periferica fallisce il test, il legittimo proprietario di un film in alta definizione potrà vederlo a risoluzione artificialmente abbassata, grazie al lavoro dell'infaticabile succursale delle major hollywoodiane che si è messo in casa acquistando prodotti "HDCP compliant".
Articolo su Punto Informatico
Nella fattispecie, HDCP è un DRM inventato da Intel per crittografare i contenuti digitali lungo il percorso che li porta dal player fino all'output video. La compatibilità di tutte le periferiche coinvolte nella riproduzione, decodifica e visualizzazione del contenuto con lo standard è un prerequisito essenziale per la visualizzazione a piena risoluzione. Se a un solo elemento manca la certificazione HDCP, il contenuto viene riprodotto a risoluzione inferiore, vanificando i benefici visuali di Blu Ray e HD-DVD.
Il dispositivo software di cui si serve HDCP per proteggere i contenuti è il cosiddetto ICT (Image Constraint Token), un flag attivato dallo stesso contenuto (per esempio, un film su Blu Ray), che "richiama all'ordine" le periferiche coinvolte nella riproduzione, decodifica e visualizzazione controllandone la compatibilità con HDCP. In poche parole se una sola periferica fallisce il test, il legittimo proprietario di un film in alta definizione potrà vederlo a risoluzione artificialmente abbassata, grazie al lavoro dell'infaticabile succursale delle major hollywoodiane che si è messo in casa acquistando prodotti "HDCP compliant".
Articolo su Punto Informatico
Intel AMT: una backdoor?
La Intel introduce nei nuovi processori Centrino IAMT (Intel Active Management Technology), che permette di archiviare informazioni hardware e software su memoria non volatile, e consente il controllo della macchina a pc spento!!!
Tecnologia introdotta per aiutare gli amministratori di sistema delle aziende, ma in pratica una backdoor che in cattive mani potrebbe fare quello che vuole del vostro pc.
In congiunzione a LaGrande, o TXT (Trusted Execution Technology), Intel mette in pratica il contestatissimo Trusted Computing... Tenetevi il vostro vecchio pc !!!
Fonte: Alessandro "Jekil" Tanasi blog
Tecnologia introdotta per aiutare gli amministratori di sistema delle aziende, ma in pratica una backdoor che in cattive mani potrebbe fare quello che vuole del vostro pc.
In congiunzione a LaGrande, o TXT (Trusted Execution Technology), Intel mette in pratica il contestatissimo Trusted Computing... Tenetevi il vostro vecchio pc !!!
Fonte: Alessandro "Jekil" Tanasi blog
Siviglia, l'ecocittà accesa dal sole
Sex Crimes and the Vatican
Solleva scandalo la volontà di Michele Santoro di acquistare e mandare in onda, in una puntata di Annozero, il film-documentario "Sex Crimes and the Vatican", mandato in onda nel 2006 dalla BBC e ora, sottotitolato da Bispensiero.it, disponibile qui.
Un film (che la Cei ha già bollato come "infame calunnia") che racconta alcuni casi di pedofilia che coinvolgono ecclesiastici negli Stati Uniti, in Irlanda e in Brasile, e soprattutto mostra il ruolo avuto, nell'insabbiare gli scandali, dall'allora cardinale Joseph Ratzinger.
Inutile commentare la vergognosa censura per salvaguardare la faccia di una chiesa che si oppone alle unioni omosessuali ma protegge i preti che approfittano dei bambini.
Articolo su Repubblica.it
Un film (che la Cei ha già bollato come "infame calunnia") che racconta alcuni casi di pedofilia che coinvolgono ecclesiastici negli Stati Uniti, in Irlanda e in Brasile, e soprattutto mostra il ruolo avuto, nell'insabbiare gli scandali, dall'allora cardinale Joseph Ratzinger.
Inutile commentare la vergognosa censura per salvaguardare la faccia di una chiesa che si oppone alle unioni omosessuali ma protegge i preti che approfittano dei bambini.
Articolo su Repubblica.it
Microsoft attacca l'open-source
Brad Smith, consulente legale di Microsoft, dichiara che linux e open-office violerebbero 235 brevetti Microsoft (articolo su P.I.); immediata la risposta della Linux Foundation, pronta a difendere gli utenti linux da possibili azioni legali, e Linus Torvald chiede la lista dettagliata dei brevetti infranti, per poter operare in modo da risolvere il problema. Ma la lista resta privata, forse perchè Bill sa bene che molto probabilmente Windows viola molti più brevetti, o perchè quelli menzionati potrebbero essere bocciati ad un riesame dello US Patent Office.
Microsoft non è nuova a questo tipo di attacchi, ha già definito linux non competitivo, anti-americano, un giocattolo e addirittura un cancro, dopo aver detto che costa troppo, dopo aver cercato di farselo amico, è arrivata anche a dichiararne ufficialmente la morte.
La realtà è che Microsoft ha paura, linux è maturo e competitivo, come descrive oggi un articolo su il sole 24ore, sempre più amministrazioni lo scelgono e ora anche la Faa (Federal Aviation Administration) boccia Vista in favore di Linux.
Microsoft non è nuova a questo tipo di attacchi, ha già definito linux non competitivo, anti-americano, un giocattolo e addirittura un cancro, dopo aver detto che costa troppo, dopo aver cercato di farselo amico, è arrivata anche a dichiararne ufficialmente la morte.
La realtà è che Microsoft ha paura, linux è maturo e competitivo, come descrive oggi un articolo su il sole 24ore, sempre più amministrazioni lo scelgono e ora anche la Faa (Federal Aviation Administration) boccia Vista in favore di Linux.
Convegno E-privacy 2007
Il 18 e 19 maggio, in Palazzo Vecchio a Firenze si svolgera' l'annuale convegno e-privacy 2007, dedicato ai problemi della privacy nell'era digitale.
Il convegno e' organizzato dal Progetto Winston Smith, un'associazione senza fini di lucro che si occupa della difesa del diritto alla privacy in Rete e fuori fin dallo scorso millennio.
La partecipazione al Convegno e' libera, ma i posti sono limitati, si consiglia di annunciare la partecipazione con una mail all'indirizzo convegno-e-privacy@firenze.linux.it.
Programma , sito ufficiale
Il convegno e' organizzato dal Progetto Winston Smith, un'associazione senza fini di lucro che si occupa della difesa del diritto alla privacy in Rete e fuori fin dallo scorso millennio.
La partecipazione al Convegno e' libera, ma i posti sono limitati, si consiglia di annunciare la partecipazione con una mail all'indirizzo convegno-e-privacy@firenze.linux.it.
Programma , sito ufficiale
Privacy questa sconosciuta
Come previsto, l'era della privacy finisce anche su internet. I contratti con il proprio Internet Service Provider, che prevedono, a norma di legge, il rispetto della privacy dell'utente riguardo il traffico effettuato, sono carta straccia.
La settimana scorsa 3636 utenti, rei di aver condiviso file musicali sulla rete p2p (e un brano in particolare), hanno ricevuto a casa una raccomandata dello studio legale Mahlknecht & Rottensteiner, che opera per conto della casa discografica tedesca Peppermint (detentrice dei diritti di quel brano) e che ha ottenuto da Telecom Italia e altri ISP i nominativi degli utenti corrispondenti agli IP rilevati sulle reti di file sharing dalla società svizzera specializzata Logistep. Sebbene Telecom si fosse opposta alla richiesta di consegna dei nominativi, il Tribunale di Roma ha deciso altrimenti, accettando le tesi dei discografici. La raccomandata propone all'utente di collaborare con l'industria provvedendo alla rimozione dei file contestati e pagando una somma di 330 €. (tratto da Punto Informatico)
La questione apre polemiche per il fatto che l'IP è un dato personale, e che gli ISP non possono fornire tali informazioni. Insieme a Cortiana, anche Beppe Grillo esprime il suo parere.
Tutto ciò non lascia intravedere nulla di buono all'orizzonte. L'accordo tra SIAE e Authority, prima conseguenza della direttiva IPRED2, mette di fatto in grado organismi esterni alle forze dell'ordine di ficcare il naso nelle vite di tutti noi, nel nome della lotta alla pirateria.
Ma c'è di peggio: tutti gli operatori di rete statunitensi, i fornitori di accesso e di servizi online, i provider di servizi VoIP, le aziende del broad band e quelle del cavo, società satellitari e molte università dal 14/5/07 sono tenuti per legge a disporre di tecnologie che consentano alla polizia federale di accedere in qualsiasi momento alle attività online degli utenti Internet. Le conseguenze non sono limitate al popolo americano, dato che una parte cospicua del traffico Internet passa per i server americani. (Articolo su P.I.)
Tutto questo per combattere la pirateria? Ma non prendiamoci in giro. Per avere un'arma in più contro il terrorismo? Certo, sicuramente prepareranno il prossimo attentato in videoconferenza su skype...
Ragioniamo. Siamo nell'era della comunicazione globale, sempre più legati ad internet per comunicare, informarsi, ma anche comprare oggetti e prenotare le proprie vacanze.
Queste sono le informazioni che vogliono, per tenerci sotto controllo, e per propinarci pubblicità ad hoc. Follia? E questo, come lo spiegate? Neanche i giochi on-line si salvano (pubblicità in-game).
Mentre l'informazione getta sulla popolazione ansie e paure, dipingendo il mondo nel caos, per convincere la gente a rinunciare ad un po di libertà in cambio di protezione, si lavora velocemente per entrare, volenti o nolenti, nell'era del controllo globale. Lo sentite il rumore delle catene?
La settimana scorsa 3636 utenti, rei di aver condiviso file musicali sulla rete p2p (e un brano in particolare), hanno ricevuto a casa una raccomandata dello studio legale Mahlknecht & Rottensteiner, che opera per conto della casa discografica tedesca Peppermint (detentrice dei diritti di quel brano) e che ha ottenuto da Telecom Italia e altri ISP i nominativi degli utenti corrispondenti agli IP rilevati sulle reti di file sharing dalla società svizzera specializzata Logistep. Sebbene Telecom si fosse opposta alla richiesta di consegna dei nominativi, il Tribunale di Roma ha deciso altrimenti, accettando le tesi dei discografici. La raccomandata propone all'utente di collaborare con l'industria provvedendo alla rimozione dei file contestati e pagando una somma di 330 €. (tratto da Punto Informatico)
La questione apre polemiche per il fatto che l'IP è un dato personale, e che gli ISP non possono fornire tali informazioni. Insieme a Cortiana, anche Beppe Grillo esprime il suo parere.
Tutto ciò non lascia intravedere nulla di buono all'orizzonte. L'accordo tra SIAE e Authority, prima conseguenza della direttiva IPRED2, mette di fatto in grado organismi esterni alle forze dell'ordine di ficcare il naso nelle vite di tutti noi, nel nome della lotta alla pirateria.
Ma c'è di peggio: tutti gli operatori di rete statunitensi, i fornitori di accesso e di servizi online, i provider di servizi VoIP, le aziende del broad band e quelle del cavo, società satellitari e molte università dal 14/5/07 sono tenuti per legge a disporre di tecnologie che consentano alla polizia federale di accedere in qualsiasi momento alle attività online degli utenti Internet. Le conseguenze non sono limitate al popolo americano, dato che una parte cospicua del traffico Internet passa per i server americani. (Articolo su P.I.)
Tutto questo per combattere la pirateria? Ma non prendiamoci in giro. Per avere un'arma in più contro il terrorismo? Certo, sicuramente prepareranno il prossimo attentato in videoconferenza su skype...
Ragioniamo. Siamo nell'era della comunicazione globale, sempre più legati ad internet per comunicare, informarsi, ma anche comprare oggetti e prenotare le proprie vacanze.
Queste sono le informazioni che vogliono, per tenerci sotto controllo, e per propinarci pubblicità ad hoc. Follia? E questo, come lo spiegate? Neanche i giochi on-line si salvano (pubblicità in-game).
Mentre l'informazione getta sulla popolazione ansie e paure, dipingendo il mondo nel caos, per convincere la gente a rinunciare ad un po di libertà in cambio di protezione, si lavora velocemente per entrare, volenti o nolenti, nell'era del controllo globale. Lo sentite il rumore delle catene?
Kalashnikov e cd usati
In Florida è più facile comprare un AK-47 che vendere dei Compact Disc usati.
Situazione paradossale, ma incredibilmente vera, descritta da Lorenzo Campani su Punto Informatico.
Situazione paradossale, ma incredibilmente vera, descritta da Lorenzo Campani su Punto Informatico.
G8 di Genova: lo Stato condannato
A sei anni di distanza dal G8 di Genova, il giudice ha dato ragione a Marina Spaccini, pediatra cinquantenne di origine triestina, pacifista, pestata a sangue dagli agenti di polizia. Dato che gli agenti colpevoli di questo, come di altri pestaggi, non sono stati identificati, il giudice ha deciso di condannare il Ministro dell'Interno.
La notizia ovviamente cade nella censura mediatica dell'informazione italiana, e trova spazio solo sul web.
Fonte: Last Knight
La notizia ovviamente cade nella censura mediatica dell'informazione italiana, e trova spazio solo sul web.
Fonte: Last Knight
Accordo Microsoft - Governo
Il 7 maggio il governo italiano ha firmato un accordo con Microsoft Italia, per la costruzione di tre nuovi centri di ricerca finanziati dal Governo e dal big di Redmond.
L'idea di fondo del protocollo di intesa è di creare dei canali di raccordo tra università e industria di settore avvicinando le strutture della ricerca al mercato e ai modelli di sviluppo business: la nascita dei tre centri viene quindi vista come utile a spingere anche l'economia locale.
Questo accordo ha ricevuto una pioggia di critiche, in primo luogo per il fatto che è stato siglato senza una procedura trasparente e pubblica, in secondo luogo perchè l'Unione, nel suo programma di governo, aveva assicurato uno sforzo nella diffusione dell'open-source nelle pubbliche amministrazioni, e ora invece va di fatto a finanziare la più potente azienda di software proprietario e closed. C'è da dire inoltre che in ambito accademico viene usato moltissimo software open, in quanto studiabile, modificabile, adattabile. Per non parlare dei costi e delle licenze. Aggiungo il discorso riguardante l'assuefazione all'utilizzo dei prodotti Microsoft che va solo a rafforzare il regime monopolistico già in atto.
L'Associazione per il Software Libero propone un'accordo alternativo, con il quale"si rende disponibile ad apportare, per un periodo di cinque anni, a ciascuno dei suddetti Centri, attività formative, materiale didattico, soluzioni tecnologiche e software, direttamente o delegando aziende italiane che lavorano nell'ambito del software libero, tali da offrire al Centro e/o ad altre Pubbliche Amministrazioni un profitto, anche in forma di risparmio, del valore di almeno 10.000.000,00 (dieci milioni) di euro l'anno."
Articolo su Punto Informatico
L'idea di fondo del protocollo di intesa è di creare dei canali di raccordo tra università e industria di settore avvicinando le strutture della ricerca al mercato e ai modelli di sviluppo business: la nascita dei tre centri viene quindi vista come utile a spingere anche l'economia locale.
Questo accordo ha ricevuto una pioggia di critiche, in primo luogo per il fatto che è stato siglato senza una procedura trasparente e pubblica, in secondo luogo perchè l'Unione, nel suo programma di governo, aveva assicurato uno sforzo nella diffusione dell'open-source nelle pubbliche amministrazioni, e ora invece va di fatto a finanziare la più potente azienda di software proprietario e closed. C'è da dire inoltre che in ambito accademico viene usato moltissimo software open, in quanto studiabile, modificabile, adattabile. Per non parlare dei costi e delle licenze. Aggiungo il discorso riguardante l'assuefazione all'utilizzo dei prodotti Microsoft che va solo a rafforzare il regime monopolistico già in atto.
L'Associazione per il Software Libero propone un'accordo alternativo, con il quale"si rende disponibile ad apportare, per un periodo di cinque anni, a ciascuno dei suddetti Centri, attività formative, materiale didattico, soluzioni tecnologiche e software, direttamente o delegando aziende italiane che lavorano nell'ambito del software libero, tali da offrire al Centro e/o ad altre Pubbliche Amministrazioni un profitto, anche in forma di risparmio, del valore di almeno 10.000.000,00 (dieci milioni) di euro l'anno."
Articolo su Punto Informatico
09-F9-11-02-9D-74-E3-5B-D8-41-56-C5-63-56-88-C0
Questa sequenza di numeri sta facendo il giro della rete sotto forma di articoli, immagini, adirittura una canzone, più di 1 milione di risultati su Google.
Cos'è? E' il codice per decifrare e craccare la protezione degli HD-DVD, scoperta da un Hacker e segnalata qualche giorno fa su Digg.
Il tentativo di censura delle major ha scatenato il putiferio.
Articolo sulla Stampa
Cos'è? E' il codice per decifrare e craccare la protezione degli HD-DVD, scoperta da un Hacker e segnalata qualche giorno fa su Digg.
Il tentativo di censura delle major ha scatenato il putiferio.
Articolo sulla Stampa
Apple: una mela sempre più verde
Steve Jobs risponde, con una lettera aperta, alle critiche fatte da Greenpeace a proposito dell'eco-compatibilità delle industrie, che aveva posizionato la Apple all'ultimo posto.
Illustra le soluzioni adottate e i progetti per il futuro, ricevendo il plauso di Greenpeace e l'esortazione a continuare in questa direzione.
Articolo su Punto Informatico
Illustra le soluzioni adottate e i progetti per il futuro, ricevendo il plauso di Greenpeace e l'esortazione a continuare in questa direzione.
Articolo su Punto Informatico
Clima, l'allarme degli esperti Onu
Inviato ai politici il rapporto redatto a Bangkok da un gruppo di esperti provenienti da 120 Paesi.
Per evitare un disastro ecologico le emissioni mondiali di gas serra devono decrescere a partire dal 2015.
Il terzo rapporto dell'IPCC , indispensabile utilizzare energie alternative e ridurre gli sprechi, per evitare la catastrofe.
Articolo su Repubblica.it
Per evitare un disastro ecologico le emissioni mondiali di gas serra devono decrescere a partire dal 2015.
Il terzo rapporto dell'IPCC , indispensabile utilizzare energie alternative e ridurre gli sprechi, per evitare la catastrofe.
Articolo su Repubblica.it
Attacco al Papa: Terrorismo
Dal palco di San Giovanni Andrea Rivera, aveva attaccato il Papa: "Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana" aveva scandito al microfono.
L'Osservatore Romano subito grida al TERRORISMO.
E' libertà di parola, cazzo!
E' terrorismo perchè è stato detto davanti a troppe persone? Perchè ha fatto notare un particolare che a molti era sfuggito?
Perchè qualsiasi voce scomoda diventa terrorismo? Che sia un pensiero condivisibile o meno, comunque riferito alla realtà, è giusto che sia espresso. La libertà dell'informazione in Italia non esiste. Quello che scappa dai controlli su giornali e tg deve essere ridimensionato ad una "frase folle di un ubriaco". Che schifo.
Articolo su Repubblica.it
L'Osservatore Romano subito grida al TERRORISMO.
E' libertà di parola, cazzo!
E' terrorismo perchè è stato detto davanti a troppe persone? Perchè ha fatto notare un particolare che a molti era sfuggito?
Perchè qualsiasi voce scomoda diventa terrorismo? Che sia un pensiero condivisibile o meno, comunque riferito alla realtà, è giusto che sia espresso. La libertà dell'informazione in Italia non esiste. Quello che scappa dai controlli su giornali e tg deve essere ridimensionato ad una "frase folle di un ubriaco". Che schifo.
Articolo su Repubblica.it
Dell sceglie Ubuntu per i pc linux-based
La Dell aveva deciso di offrire alcuni dei sui prodotti con linux preinstallato, prendendosi un po di tempo per valutare quale distibuzione scegliere.
Ebbene, ha scelto Ubuntu.
Link alla notizia
Ebbene, ha scelto Ubuntu.
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