Il 14 settembre scorso è stato assegnato alla Commissione Giustizia della Camera un disegno di legge a firma degli Onorevoli Pecorella e Costa attraverso il quale si manifesta l'intenzione di rendere integralmente applicabile a tutti i "siti internet aventi natura editoriale" l'attuale disciplina sulla stampa.
Si tratta di un autentico terremoto nella disciplina della materia che travolge d'un colpo questioni che impegnano da anni gli addetti ai lavori in relazione alle condizioni ed ai limiti ai quali considerare applicabile la preistorica legge sulla stampa anche alle nuove forme di diffusione delle informazioni in Rete. Tutti i siti internet attraverso i quali vengono diffuse al pubblico notizie, informazioni o opinioni, dunque, appaiono suscettibili, in caso di approvazione del DDL Pecorella-Costa, di dover soggiacere alla vecchia disciplina sulla stampa.
All'indomani dell'approvazione del DDL, infatti, aggiornare una voce su Wikipedia, postare un video servizio su un canale YouTube o pubblicare un pezzo di informazione su una piattaforma di blogging potrebbe essere molto più difficile perché, naturalmente, la propensione del proprietario della piattaforma a correre un rischio per consentire all'utente di manifestare liberamente il proprio pensiero sarà piuttosto modesta. Non va meglio, d'altro canto, sul versante della responsabilità penale. Blogger e gestori di siti internet, infatti, da domani, appaiono destinati ad esser chiamati a soggiacere allo speciale regime aggravato di responsabilità previsto per le ipotesi di diffamazione a mezzo stampa o radiotelevisione.
L'Italia sprofonda nel lutto, ma lo lascio alla stampa ufficiale. "Dolore e riconoscenza .. profonda emozione .. sacrificio di eroi .. siamo li per la democrazia .. " Stronzate. Sarò cinico, ma se imbracci un'arma la prima cosa che dovresti attenderti è la morte. Non solo di quelli che vedi nel mirino.
Art. 11 della costituzione: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli [...]
"Agli infami, vigliacchi aggressori che hanno colpito ancora nella maniera più subdola diciamo con convinzione che non ci fermeremo" (La Russa). Certo. I portatori di pace e democrazia usano bombe (anche al fosforo), lanciate in modo onorevole e rispettoso da migliaia di metri di altezza, o meglio ancora, leali droni senza pilota che lanciano amorevoli razzi nella folla.
Dall'invasione dell'Afghanistan nel 2001 fino a oggi (agosto 2009) la guerra ha causato altri 42.500 morti afgani: 11mila civili (7.500 vittime delle truppe d'occupazione e 3.500 degli attacchi talebani), 6.000 soldati e agenti di polizia e 25mila guerriglieri. A questi vanno aggiunti 1.350 soldati Usa e Nato. (PeaceReporter) +6.
Ricordatevi sempre che questa è un'OCCUPAZIONE, In Afghanistan, come in Iraq (li però i morti sono un milione e mezzo), e come decine di altri paesi dell'Africa e del Sud America, di cui nemmeno si sente parlare. I ribelli e i terroristi sono i padroni di casa, che non si arrendono all'imperialismo. Questi sono gli eroi.
Segnalazione, per chi è già stufo delle patetica e ipocrita messinscena: commenti a proposito su LuogoComune
L'Assemblea Nazionale ha approvato la revisione della legge antipirateria (HADOPI) dichiarata anticostituzionale a giugno.
Ora la parola spetta a una commissione parlamentare - composta da sette membri del Senato e sette dell'Assemblea Nazionale - che avrà il compito di vergare una bozza accettabile per entrambe le Camere, le quali dovranno dare l'approvazione definitiva.
Rispetto alla versione bocciata a giugno, questa legge mantiene i tre avvertimenti da inviare ai condivisori di materiale protetto e anche la disconnessione che segue il mancato ravvedimento ma affida il compito di sanzionare gli utenti a un giudice. Il magistrato potrà ordinare il taglio della connessione senza la necessità di sentire l'accusato: il procedimento semplificato che la legge indica per questi casi- l'ordonnance pénale - prevede che la persona accusata possa ricorrere in appello, ma non che sia presente per difendersi quando le sanzioni vengono inflitte.
Se la legge sarà approvata in via definitiva, chi sarà riconosciuto colpevole rischierà la disconnessione fino a un anno, una multa di 300.000 euro e una condanna a passare un certo periodo di tempo in prigione. Anche i "negligenti" rischieranno grosso: seppure non direttamente colpevoli, per aver lasciato altri liberi di scambiare materiale pirata anziché controllarli (come i genitori nei confronti dei figli, per esempio) rischieranno la disconnessione fino a un mese e una multa di 1.500 euro.
Questa sera il viscido insetto non avrà avversari. Ballarò e Matrix sono state rinviate perchè ogni italiano teledipendente sia praticamente costretto a seguire la puntata speciale di "Porta a Porta", dedicata alla consegna delle case in Abruzzo. La mossa di svuotamento del palinsesto è già deplorevole di per se, ma il bello è che Berlusconi si vanterà del fatto che gli sfollati sono stati accasati nei tempi previsti, anche se in realtà le C.A.S.E. costruite dal governo non sono ancora pronte, e quelle che si vedranno sono quelle realizzate dalla provincia di Trento. I cittadini di Onna dovevano andare nelle abitazioni del "Progetto C.A.S.E." e non ci sono voluti andare, e si sono organizzati in Onlus; hanno fatto pressioni sulla protezione civile e finalmente hanno ottenuto delle casette di legno vicino alle loro case. 92 case in legno che hanno una metratura di 40 o 70 metri quadrati e ospiteranno in totale circa 300 persone. Il progetto e' stato finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Croce rossa e replica in tutto e per tutto la pianta del vecchio centro abitato di Onna. In questo modo le famiglie ritroveranno gli stessi vicini e la stessa struttura del centro abitato.
Oltre 30mila persone sono ancora sulla costa e circa 16mila nelle tende. Alcuni campi sono stati chiusi, ma gli sfollati sono stati alloggiati in alberghi e nella caserma. Le proteste e gli striscioni si sprecano, da parte della popolazione presa per il culo e utilizzata come propaganda dal governo in una sorta di reality show, ma sono tenuti a bada dall'esercito. Ecco cosa non vedrete mai in tv: