3 colpi e via

L'HADOPI è realtà. A poche ore dall'approvazione presso l'Assemblée nationale, la ferrea legge antipirateria francese che molto ha fatto discutere in queste ultime settimane è ormai legge dello stato grazie all'immediata approvazione del Senato. La bocciatura alla prima tornata era dunque stata soltanto un temporaneo ed imprevisto incidente di percorso.
La legge prevede anzitutto l'istituzione dell'HADOPI ("Haute Autorité pour la diffusion des Ouvres et la protection des droits sur l'Internet"), entità avente l'autorità di controllare i contenuti scambiati in rete al fine di "ammonire" gli utenti scoperti in violazione del diritto d'autore.
Agli utenti sorpresi per la prima volta a scaricare illegalmente musica, film o videogiochi protetti da copyright, sarà inviata una mail di avvertimento; dopo una seconda violazione, essi riceveranno un'altra mail insieme ad una lettera raccomandata. Al terzo richiamo scatta l'espulsione dalla Rete: agli utenti stessi sarà fermato l'accesso agendo direttamente a livello di Internet Service Provider, per un lasso di tempo variabile da due mesi a un anno. A questa sanzione si aggiungerà poi quella amministrativa. Per giunta l’abbonato colpito dovrà pagare il canone al provider per tutto il tempo di durata della sanzione, cioè anche mentre non usa la rete perché è stato privato dell’accesso.

Il dibattito è feroce, perchè se da una parte è possibile continuare le attività illegali in molti modi (Alessandro Bottoni ne fa una dettagliata analisi), dall'altra c'è il semplice e facilmente smascherabile concetto che, se devi analizzare il traffico per controllare che non vengano cambiati contenuti protetti da copyright, è evidente che tutto il traffico degli utenti sarà scandagliato, sniffato, registrato.

Fonti: webnews, scene digitali, Punto Informatico, Il Disinformatico

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